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George Barbier. La nascita del déco

George Barbier (1882-1932), La Fontaine de coquillages, da Gazette du Bon Ton, marzo 1914, pochoir, cm 25x20, Venezia, Centro studi di Storia del tessutoIl Museo Fortuny di Venezia dedica una importante mostra a George Barbier (1882-1932), artista e illustratore di moda, scenografo, protagonista del movimento déco.
L’esposizione, aperta al pubblico dal 30 agosto 2008 al 23 febbraio 2009, presenta oltre duecento opere tra dipinti, disegni, articoli, pochoir, fotografie, libri, manoscritti, film provenienti dai cospicui fondi di Palazzo Mocenigo – Centro Studi di Storia del Tessuto e del Costume, dal Musée des Arts Décoratifs di Parigi, dalla Bibliothèque Nationale de France, dal Musée des Beaux Arts de Nantes e da collezioni private italiane e francesi.

Curata da Barbara Martorelli, la mostra indaga i molteplici aspetti della creatività dell’artista, autore di immagini celeberrime – tra cui la pantera nera simbolo di Cartier – da un lato ricostruendo i diversi contesti della sua produzione, dall’altro mettendoli in relazione con i fermenti artistici e le avanguardie di quegli anni.
È realizzata in collaborazione con Venezia Musei.
Accompagna la mostra un catalogo edito da Marsilio con interventi di Barbara Martorelli, Giandomenico Romanelli, Alain Stoeffler, Mauro Nasti, Giuliano Ercoli, Doretta Davanzo Poli, Carine Picaud, Jean Izarn.

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George Barbier, nato a Nantes nel 1882, è nel 1907 a Parigi all’Ecole des Beaux -Arts nell’atelier di Jean Paul Laurens. Nel ‘10 espone al Salon des Humoristes sotto il nome di Edward William Larry. Notato dall’editore Lucien Vogel, collabora come illustratore alla Gazette du Bon Ton, insieme a Iribe, Lepape, Marty, Martin, Boutet de Movel Brissaud, Brunelleschi; per questa stessa rivista opera dal dopoguerra anche con reportage dall’Italia e da Venezia, e con recensioni su teatro, danza e i balletti di Diaghilev. Membro della Socièté des Artistes Décorateurs, espone regolarmente dal 1912 fino alla morte al loro Salon. Artista versatile, negli anni presenterà lavori molto diversi: illustrazioni di libri, creazioni di costumi per il cinema e il teatro, ventagli, gioielli, vetri, tessuti, carte da parati e soprattutto illustrazioni di moda, l’espressione più riuscita e raffinata della sua creazione. Dal ‘17 si lancia in personali progetti editoriali illustrando articoli commissionati ai più grandi scrittori e giornalisti. Illustra, inoltre, in edizioni raffinatissime a tiratura limitata, romanzi e poesie di autori come P. Verlaine, P. Louÿs, C. Baudelaire, T. Gautier e altri. Nell’ambito della creazione di abiti e decori teatrali e cinematografici, realizza, tra l’altro, i costumi per le Folies Bergère del 1923 e collabora con Erté a varie scenografie e costumi anche per produzioni americane: suoi sono i magnifici costumi per Rodolfo Valentino nel film Monsieur Beaucaire (1924). Lavora anche alle campagne pubblicitarie di marchi celebri tra cui Cartier, Renault, Elizabeth Arden. All’apice del successo, nel 1932, muore.

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