HomeIn primo pianoL'ottocento elegante. Arte in Italia nel segno di Fortuny, 1860 - 1890

L’ottocento elegante. Arte in Italia nel segno di Fortuny, 1860 – 1890

Vincenzo Capobianchi: Venditore di antichità collezione privata, courtesy Phidias Antiques and Interiors, Reggio Emilia

L’ottocento elegante. Arte in Italia nel segno di Fortuny, 1860 – 1890 è il titolo della mostra in programma dal 29 gennaio al 12 giugno 2011 a Palazzo Roverella di Rovigo. L’Ottocento vitale ed elegante dei grandi salotti à la page, delle corse, dei balli e dei ricevimenti. E, nello stesso tempo, delle feste popolari, dei carnevali, dei balli mascherati e degli incontri tra le fronde, dei travestimenti e degli idilli. Poi l’Ottocento dei sogni popolato da odalische e ammaliato dai profumi d’Oriente.
Colore e sensualità che trovano in uno spagnolo, Mariano Fortuny, il loro profeta in pittura. Fortuny dalla sua terra aveva portato il calore e il colore, il gusto per trasporre su tela la gioiosità e giocosità della vita, facendo della pittura lo specchio variopinto di queste sensazioni. Tavolozze di accesa cromia, tele di virtuosistica elaborazione. Sensazioni che nelle diverse scuole del Paese assumono peculiarità diversissime: dal gusto quasi calligrafico di alcuni, alla luminosità – il cosiddetto “Impero del bianco” – in altri, al colorismo di tradizione settecentesca per altri ancora.

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L’esposizione, articolata in otto sezioni, presenta opere di autorevoli artisti: da Giovanni Boldini a Giuseppe De Nittis, da Domenico Morelli a  Fancesco Paolo  Michetti, da Francesco Netti a Edoardo Dalbono,  da Edoardo Tofano a Rubens Santoro, da Etttore Cercone a Giusppe Sciuti , da Pio Joris a Francesco Jacovacci a Herman Corrodi, da Attilio Simonetti a Giulio Rosati, da Vincenzo Capobianchi a Ludovico Marcheti,  da Giovan Battista Quadrone a Lorenzo Delleani a Alberto Pasini,  da Gerolamo Induno a Eleuterio a Pagliano, da  Giacomo Favretto a  Antonio Mancini.

Promossa dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo, dal Comune di Rovigo e dall’Accademia dei Concordi, la mostra gode del patrocinio della Presidenza del Consiglio dei Ministri, del Ministero per i Beni e le attività culturali, del Ministero degli Affari Esteri e della Regione del Veneto.

L’esposizione, a cura di Dario Matteoni e Francesca Cagianelli, è accompagnata da un catalogo edito da Silvana Editoriale.

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