HomeIn primo pianoIl successo italiano a Parigi negli anni dell''Impressionismo: la Maison Goupil

Il successo italiano a Parigi negli anni dell”Impressionismo: la Maison Goupil

Giacomo Di Chirico, La sposa del prefetto – Olio su tela, collezione privata

Palazzo Roverella di Rovigo dal 22 febbraio al 23 giugno 2013 ospita la mostra “Il successo italiano a Parigi negli anni dell”Impressionismo: la Maison Goupil“, a cura di Paolo Serafini.

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In esposizione le opere degli artisti italiani della seconda metà dell’Ottocento, che lavorarono per la famosa Galleria Goupil di Parigi. Una Galleria che annoverava tra le sue fila pittori di diversa provenienza e formazione, francesi, italiani, spagnoli, ungheresi, una scuderia di artisti che, uniti da un comune progetto e sentimento, dipinsero scene di vita quotidiana e di genere, ambientate in eleganti interni o in ombrosi giardini, scene in costume, pompeiano o settecentesco, vedute urbane e paesaggi animati. Opere che divennero immediatamente popolari e apprezzate da critici e mercanti, creando e alimentando un gusto collezionistico di respiro europeo e internazionale, i cui effetti proseguiranno ben oltre gli inizi del Novecento.

Il percorso espositivo della mostra si apre con Giuseppe De Nittis, che visita Parigi per la prima volta nel 1867, assumendo presto il ruolo di caposcuola e apripista per altri artisti italiani. Di lui la mostra propone una serie di grandi capolavori dipinti per Goupil, quali La descente du Vésuve e La route de Naples à Brindisi del Museo di Indianapolis.
Anche Giovanni Boldini realizza per la Maison alcuni straordinari capolavori quali, solo per citare alcuni dei dipinti esposti, Grande route à Combs la Ville del Philadelphia Museum of Art, Promenade solitaire, Indolence e Suonatrice di lira, di collezioni private americane, e alcuni ritratti di grande formato: su tutti Martha Regnier, che verrà esposto insieme alla fotoincisione che ne trasse Goupil.
I pittori italiani ricordati nei registri della Maison Goupil sono circa cento e la mostra li documenta attraverso le opere da loro realizzate per la galleria parigina. Nel 1872 Francesco Paolo Michetti partecipa al Salon con due opere e la Maison Goupil acquista i suoi dipinti riproducendoli poi in incisioni. Molto apprezzate, specie dal collezionismo americano, sono inoltre le scene di interni pompeiani di Raffaello Sorbi. O ancora Antonio Mancini, che realizza per Goupil alcuni dei suoi massimi capolavori, concessi alla mostra di Rovigo da musei americani ed europei. Numerosi infine sono gli artisti napoletani e meridionali che trovano la via del successo a Parigi: Alceste Campriani, Federico Rossano e, su tutti, Domenico Morelli.

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