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Al Castello Sforzesco di Milano la mostra Il giornalismo illustrato di Pietro Bestetti

Pietro Bestetti, L'indeciso BIl giornalismo illustrato di Pietro Bestetti (1977-2000)” è il titolo della mostra che dal 22 ottobre al 7 dicembre 2014 rimarrà aperta al pubblico nella Sala del Tesoro del Castello Sforzesco di Milano.

Curata da Giovanna Mori e da Pietro Bestetti, che ha recentemente donato alla Raccolta Bertarelli un nucleo di oltre 300 opere e che ha permesso di arricchire significativamente il patrimonio dell’Istituto, l’esposizione è un’occasione irripetibile per ripercorrere i momenti salienti della prolifica produzione artistica di Pietro Bestetti.

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Nato a Mantova nel 1943, Pietro Bestetti si forma alla Scuola Superiore d’Arte del Castello Sforzesco; nella sua lunga attività artistica ha lavorato e prodotto per diverse testate italiane ed estere tra cui “La Repubblica”, “L’Espresso”, “Graphis”, “The New York Times”. La rassegna prevede l’esposizione di 100 disegni eseguiti tra il 1977 e il 2000 per la rivista di economia e politica “Il Mondo”, inoltre disegni preparatori e copertine che testimoniano il modus creandi dell’artista. Il settimanale, fondato nel 1949 da Gianni Mazzocchi e diretto da Mario Pannunzio, si delineava come un periodico di cultura laica, anticonformista e indipendente; nel 1969 venne acquisito da Rizzoli e, sotto la direzione di Paolo Panerai, assunse un taglio strettamente economico-politico sul modello del periodico “The Economist”.

Tratto distintivo dei disegni di Bestetti è l’analisi, attraverso un’apparente semplicità tecnica, della situazione sociale ed economica italiana ed internazionale. Il suo modus operandi è caratterizzato da un segno grafico lineare ed efficace, reso attraverso l’uso di colori tenui e mediante l’inserimento di collages. L’immagine da pura forma estetica diventa essa stessa messaggio informativo e giornalistico: teste anonime vengono riempite da Bestetti di significati di volta in volta differenti; sagome della Lira e del Dollaro divengono segnale e allegoria della precaria situazione economica; paesaggi spogli, svuotati dalla presenza sociale dell’uomo e con una natura quasi inesistente, rimossi da ogni coordinata spazio-temporale, sono abitati da figure essenziali, dai tratti geometrici.

Riproposte oggi, queste immagini non perdono la loro attualità. Il visitatore viene condotto attraverso un percorso che rievoca quei decenni di incertezza politica e sociale italiana e invita a riflettere sulle possibili analogie con l’attuale situazione.

La rassegna, realizzata dal Comune di Milano, rientra nel programma delle iniziative promosse per Bookcity 2014.

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