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D’Armi e D’Uomini, mostra di Paolo Ventura

Paolo Ventura, I gemelli, 2014, stampa fotografica, 5 elementi, cad. 40x60 cm (particolare)Il Museo d’Arte Contemporanea di Lissone (MB) ospita, dall’8 marzo al 26 aprile 2015, la mostra di Paolo Ventura, dal titolo D’Armi e D’Uomini.

L’esposizione è parte del programma culturale Era una notte, promosso dal Comune di Lissone, in occasione del primo centenario della dichiarazione di guerra all’Austria e all’Ungheria da parte dell’Italia.

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La rassegna, curata da Walter Guadagnini e Alberto Zanchetta, presenta una selezione di opere che Paolo Ventura ha realizzato ispirandosi ai tempi eroici e funesti della Grande Guerra, affiancate da fotografie dell’epoca (provenienti dal Comando Supremo e dal Ministero della Marina), documenti e cartoline, tessere di riconoscimento e prime edizioni del movimento futurista.

Agli istrionici futuristi, che consideravano la guerra come «sola igiene del mondo», Ventura ha dedicato una serie di immagini che suggellano lo spirito di esacerbato interventismo tipico dei primi decenni del Novecento.

Le sequenze fotografiche raccontano storie brevi, semplici e allo stesso tempo inaspettate, ambientate in scenari che non sono altro che lo studio dell’artista, in cui sono stati allestiti i fondali da lui dipinti.

La fotografia di Ventura non “registra” passivamente l’esistente ma ricrea un immaginario dove i protagonisti, le scene e i costumi mescolano le fantasmagorie del tardo Settecento con le “memorie” del conflitto armato.

L’artista accompagnerà le immagini con testi scritti di proprio pugno, oggetti della sua collezione e costumi di scena che si avvicenderanno con autentici cimeli bellici (borracce, elmetti, pinze tagliafili) creando un’alternanza tra la pura finzione e ciò che è effettivamente reale.

In contemporanea, si tengono altre 4 iniziative espositive: le personali di Matteo Fato, Krinein (la) crisi (fino al 19 aprile 2015), di Paolo Grassino, Magazzinoscuro (fino al 3 maggio 2015), di Vincenzo Rusciano, Echi dal bianco (fino al 19 aprile 2015) e di Sergio Breviario, The belle of the ball (fino al 19 aprile 2015).

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