HomeCinemaL’Umbria sullo schermo. Dal cinema muto a don Matteo

L’Umbria sullo schermo. Dal cinema muto a don Matteo

Io e mia sorella - L’ Umbria sullo schermoIn Umbria si è compiuta una parte non trascurabile della storia del cinema italiano che viene documentata in una mostra che, dal 28 giugno 2016 al 15 gennaio 2017, è aperta al pubblico a Perugia, Palazzo Baldeschi al Corso.
L’esposizione, a cura di Fabio Melelli, Luciano Zeetti e della Fondazione Cariperugia Arte, racconta una consuetudine, quella tra Umbria e cinema, che inizia da lontano, esattamente dal 1898, quando l’invenzione dei Lumière non aveva che pochissimi anni di vita. È proprio all’origine del cinematografo che la British Mutoscope & Biograph Company documentava in quel di Orvieto la Corpus Christi Procession. Una consuetudine che è continuata senza interruzione alcuna, superando persino i momenti bui delle due grandi guerre. Sino a rendere i monumenti, gli scorci dei centri storici, i panorami dell’Umbria popolari nel mondo.

Si parte dalle origini storiche del cinema con una suggestiva galleria di antichi macchinari e strumenti cinematografici provenienti da collezioni private, collocati lungo tutto il percorso, per arrivare alle tecnologie più moderne grazie alle quali i visitatori possono vivere anche coinvolgenti esperienze immersive.
Il nucleo centrale della mostra è rappresentato dalla proiezione di clip tratte da alcune tra le pellicole più rappresentative girate nella regione nel corso degli anni, spaziando dai primissimi anni del ‘900 fino alle fiction più recenti, come Carabinieri, Don Matteo e Luisa Spagnoli, che oltre ad aver calamitato l’attenzione di milioni di spettatori hanno dato una grande visibilità alle località in cui sono state girate (Gubbio, Spoleto, Città della Pieve, la stessa Perugia). Il materiale raccolto è stato fornito da numerose case di produzione come Rai Teche, Rai Cinema, Istituto Luce, Mediaset, Medusa, Cinecittà, Cattleya, ecc.

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Nomi e volti di molti grandi attori si possono vedere e leggere negli accattivanti e colorati manifesti d’epoca e nelle locandine pubblicitarie che tappezzano le pareti delle sale, come Alberto Sordi e Carlo Verdone, Mickey Rourke e Peter Ustinov.

In Umbria hanno avuto i loro natali stelle dello spettacolo quali Monica Bellucci, Laura Chiatti, Marco Bocci e Filippo Timi. Una sezione della mostra è riservata proprio agli attori umbri più noti che si sono affermati a livello nazionale ed internazionale.

Una parte degli spazi espositivi è allestita con pezzi di scenografie, con oggetti e costumi utilizzati nei vari film prodotti e realizzati in Umbria: il costume di Pinocchio concesso da Cinecittà Studios e indossato da Roberto Benigni nel film dedicato al famoso burattino di legno girato presso gli studi di Papigno, vicino Terni; il bancone della cioccolateria utilizzato nella fiction Luisa Spagnoli andata in onda su Rai 1 nel febbraio 2016; la bici originale nonché immancabile compagna di Don Matteo.
Completa il percorso la ricca galleria di disegni originali delle scenografie di Fratello Sole, Sorella Luna di Franco Zeffirelli, realizzati da Gianni Quaranta.

È stato anche creato un set dove è possibile cimentarsi in provini con tanto di ciak e macchina da presa. Al piano terra del palazzo è stata, inoltre, allestita una sala cinema con schermo e poltroncine d’epoca dove si possono visionare – sulla base di un ricco programma giornaliero – proiezioni audiovisive, documentari, film autoprodotti da autori umbri, ecc.
La mostra è accompagnata da un libro-catalogo di Fabio Melelli, edito dalla casa editrice Aguaplano.

 

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