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La neve da De Nittis a Morbelli, mostra alla GAM Manzoni di Milano

Carlo Fornara, Ultimi raggi - olio su tela 70 x 100 cm - Mostra Anima bianca. La neve da De Nittis a Morbelli
Carlo Fornara, Ultimi raggi – olio su tela 70 x 100 cm – Mostra Anima bianca. La neve da De Nittis a Morbelli

Un tema suggestivo come quello della neve e un colore affascinante come il bianco sono al centro di una mostra allestita alla  GAM Manzoni di Milano e aperta al pubblico dal  21 ottobre 2016 al 19 febbraio 2017.
L’esposizione, dal titolo “Anima bianca. La neve da De Nittis a Morbelli“, curata da Francesco Luigi Maspes e Enzo Savoia, documenta, attraverso 25 opere di artisti, tra i quali Giovanni Segantini, Emilio Longoni, Giovanni Boldini, Giuseppe De Nittis, Carlo Fornara, Gerolamo Induno, Angelo Morbelli, Telemaco Signorini, quanto la neve sia stata elemento di forte suggestione per orientare la ricerca formale dei maestri della pittura italiana dell’Ottocento.

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Il confronto con lo splendore cromatico del bianco, caratteristico dei paesaggi montani ma anche di molte scene urbane colte en plein air in pieno inverno, impose infatti l’esercizio e la sperimentazione di nuove soluzioni tecniche, determinanti oggi per leggere l’evoluzione stilistica di grandi interpreti del periodo.

Il percorso espositivo, suddiviso in sezioni tematiche, analizza diverse tipologie narrative, ricondotte a unità da una ricerca formale che accomuna tutti i diversi artisti.
La neve dal paesaggio rurale alla grande città si concentra in modo specifico sul tema di un vedutismo che passa, senza soluzione di continuità, dalla Pescarenico sotto la neve di Gerolamo Induno alla Nevicata sui Navigli di Giovanni Segantini.
La neve e il lavoro si concentra invece – attraverso le tele di Stefano Bruzzi, Telemaco Signorini, Niccolò Cannici – su una pittura di genere che indugia sulle figure, romantiche e insieme eroiche, di contadine e pastori.
Con Le cattedrali della terra si torna al paesaggio in senso puro, con le maestose vedute dei ghiacciai di Filippo Carcano ed Emilio Longoni. Infine la pagina più sperimentale, raccolta nella sezione Il simbolo, dove la neve si presta come occasione per oltrepassare il mero dato naturale e comunicare qualcosa di più intrinseco e profondo, come nello straordinario dipinto di Carlo Fornara L’Aquilone, esposto a Milano per la prima volta dopo oltre un secolo.

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