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Turi Simeti. Opere grandi – Palazzo Belmonte Riso di Palermo

Turi Simeti, 4 ovali rossi, 120x150 cm, 2010Il Polo Museo regionale d’Arte Moderna e Contemporanea di Palazzo Belmonte Riso di Palermo presenta, dal 3 marzo all’11 giugno 2017, la personale di Turi Simeti (Alcamo TP, 1929), dal titolo Opere grandi.

In esposizione oltre venti lavori recenti di grandi dimensioni, realizzati fra il 2015 e il 2016, caratterizzati dal denominatore comune della vastità delle superfici, cui si aggiungeranno altri dieci dipinti di dimensioni minori, che occuperanno il piano nobile di Palazzo Belmonte.

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«Con la mostra di Turi Simeti – dichiara Carlo Vermiglio, Assessore ai Beni Culturali e dell’Identità Siciliana – il Polo Museale Regionale d’Arte Moderna e contemporanea di Palazzo Riso prosegue il percorso di valorizzazione degli artisti siciliani più significativi nel panorama nazionale ed internazionale offrendo al pubblico la possibilità di riflettere sul ruolo che la Sicilia ha giocato quando i protagonisti della scena creativa hanno saputo guardare al di là dei propri confini e confrontarsi con le esperienze più innovative della ricerca artistica contemporanea senza perdere la propria cifra originale e distintiva».

A chiusura della mostra, sarà presentato il catalogo ragionato dell’opera di Turi Simeti, in due volumi, edito da Skira, realizzato dall’Archivio Simeti, per la cura di Antonio Addamiano e Federico Sardella.

L’esposizione promossa dal Polo Regionale d’Arte moderna e Contemporanea di Palermo e dall’Assessorato Regionale ai Beni Culturali e all’Identità siciliana, è curata da Bruno Corà, con la collaborazione dell’Archivio Turi Simeti e della Almine Rech Gallery.

Turi Simeti (Alcamo, 1929; vive e lavora a Milano) nel 1958 si trasferisce a Roma, dove avvia i primi contatti con il mondo dell’arte; avrà poi modo di soggiornare a Londra, Parigi, Basilea e New York, entrando così in contatto con l’avanguardia artistica dell’epoca e muovendosi in sintonia con la dilagante volontà di azzeramento della tradizione e dei codici precostituiti. All’interno di questa rigorosa aspirazione riduzionista, il suo linguaggio acquista una definita riconoscibilità attraverso l’uso della monocromia e del rilievo come uniche procedure compositive. Compare così la figura dell’ellisse, destinata a diventare la cifra iconica dell’artista e la forma che emblematicamente esprime il sentimento attorno al quale, ancora oggi, si sviluppa e si dispiega il suo processo creativo.
Le sue opere sono conservate in importanti collezioni pubbliche e private in tutto il mondo.

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