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Arte, Genio e Follia. Il giorno e la notte dell’artista

Manifesto della mostra Genio e Follia. Il giorno e la notte dell’artistaSono circa 400 le opere che compongono la mostra “Arte, Genio e Follia. Il giorno e la notte dell’artista”, allestita nelle sale del Complesso Museale Santa Maria della Scala a Siena e aperta al pubblico dal 31 gennaio al 25 maggio 2009.
Nata da un’idea di Vittorio Sgarbi, in collaborazione con la Fondazione Antonio Mazzotta, l’esposizione rappresenta il primo tentativo in Italia di indagine del rapporto tra produzione artistica e disagio mentale.

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I dipinti e le sculture in mostra illustrano, infatti, il complesso rapporto tra arte e follia.
Il percorso espositivo è articolato in 10 diverse sezioni, affidate alla cura di grandi nomi nel campo dell’arte e della psichiatria.

Vincent Van Gogh - Hopital  Saint Remy de Provence, 1889 L’intento è quello di indagare “l’essere nel mondo” degli artisti attraverso i loro capolavori, senza tuttavia rinunciare alla fondamentale prospettiva storica e a tutti quei contributi che hanno studiato “arte, genio e follia” da punti di vista differenti, siano essi di natura artistica, scientifica o medica.

Al progetto espositivo hanno preso parte alcuni tra i maggiori centri internazionali per la psichiatria.

In mostra le opere di alcuni protagonisti dell’arte moderna e contemporanea, provenienti dai più importanti musei italiani ed europei.

Tra i capolavori esposti il celebre Ospedale di Saint-Paul a Saint-Rémyde- Provence di Vincent Van Gogh, proveniente dal Musée d’Orsay di Parigi, la Testa di Erna di Ernst Ludwig Kirchner, E nuova vita sorgerà dalle rovine di Otto Dix, Pace I di Gorge Grosz, l’Autoritratto con sciarpa rossa di Antonio Ligabue. Tra le opere attribuite a Hieronymus Bosch figura Le concert dans l’oeuf, XVI sec., proveniente dal Musée de Beaux-Arts di Lille, accanto ad un dipinto fiammingo coevo di grandi dimensioni dedicato a Le tentazioni di Sant’Antonio.
Victor Brauner - Le ver luisant, 1933Un altro protagonista della mostra è Max Ernst, presente accanto ad altri surrealisti quali André Masson e Victor Brauner. Di Ernst sono esposte tra le altre opere anche L’ermaphrodite e La verre. Oltre al Giardiniere di Van Gogh, altro dipinto realizzato tra le mura dell’ospedale, proviene dalla Galleria Nazionale d’Arte Moderna di Roma il Trionfo della morte di Renato Guttuso, opera esposta insieme ad alcuni dei capolavori di Mario Mafai appartenenti al ciclo Fantasia.

Di grande impatto è la galleria di sette busti a grandezza naturale, dalle bizzarre ed esasperate mimiche facciali: sono i volti di Messerschmidt. Suggestiva la sezione in cui si affronta il disegno come forma primaria dell’espressione dell’inconscio attraverso le opere di Henri Michaux. Di grande importanza storica ed artistica sono poi le ampie antologie della Collezione Prinzhorn di Heidelberg, a cura di Giorgio Bedoni, e quella della sezione curata da Lucienne Peiry, dedicata alla Collezione dell’Art Brut di Losanna.

Il catalogo della mostra è pubblicato dalla casa editrice Mazzotta e vuol essere un punto di riferimento per tutti quegli studi e ricerche che uniscono il binomio genio-follia all’arte. Apre il volume il saggio di Vittorio Sgarbi,  a cui seguono interventi di autorevoli studiosi.

La mostra è promossa dal Comune di Siena e dalla Fondazione Monte dei Paschi di Siena, con l’organizzazione di Vernice Progetti Culturali e del Museo Santa Maria della Scala.

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