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Ernesto Neto al MACRO di Roma

Ernesto Neto, Mother body emotional densities/for alive temple time baby son, 2007, Mixed media, Photo by Pablo MasonIl MACRO di Roma, dal 29 maggio 2008 all’ 1 febbraio 2009, presenta nella sua sede principale la personale dell’artista brasiliano Ernesto Neto, tra i più significativi protagonisti della scena artistica contemporanea.
L’esposizione è curata da Dobrila Denegri.
L’artista rinnova attraverso il suo lavoro il concetto stesso di scultura e di architettura, creando spazi, ambienti e percorsi, che mirano a coinvolgere il pubblico in un’esperienza percettiva totale. La nota portante delle sculture di Neto è la sensorialità, espressa dalle sinuose forme della lycra, dai profumi e dai colori delle spezie.

Ernesto Neto, Mother body emotional densities/for alive temple time baby son, 2007, Mixed media, Photo by Pablo MasonIl progetto, che Neto ha realizzato appositamente per MACRO Hall, è una grande installazione che occupa l’intera superficie della galleria vetrata del Museo, come una sorta di architettura fluttuante, dalle forme organiche e floreali, che invita il pubblico ad attraversarla e a interagire con essa.
La scultura, agganciata alle capriate in ferro della copertura in vetro della galleria, arriva sospesa fino a circa un metro da terra.

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La lycra contiene 5 spezie macinate: il pepe, il cumino, i chiodi di garofano, lo zenzero, la curcuma. Le essenze quasi anestetizzanti delle spezie coinvolgono pienamente l’olfatto ed evocano sapori e ricordi familiari o lontani, così come le forme scultoree invitano a toccare e sentire con mano l’opera e a porsi in silenzioso ascolto.

L’obiettivo dell’artista è quello di abbattere le distanze tra il visitatore e l’opera d’arte, dando vita a un’esperienza quasi mistica attraverso la scoperta del “respiro vitale” di queste enormi creature dalle forme trasparenti e armoniose.
Ernesto Neto, Mother body emotional densities/for alive temple time baby son, 2007, Mixed media, Photo by Pablo MasonCon il suo lavoro Neto crea luoghi che aboliscono la barriera tra arte e vita, e, come afferma lui stesso, crea “un’arte che unisce, che ci aiuta a interagire con gli altri, che ci mostra il limite, inteso non come un muro ma come un luogo di sensazioni, di scambio e di continuità.”

Il catalogo della mostra è edito da Electa, collana MACRO Hall (ita/engl), con una serie di interviste a Ernesto Neto di Dobrila Denegri, Barbara Goretti, Ilaria Marotta.

Ernesto Neto è nato nel 1964 a Rio de Janeiro, dove attualmente vive e lavora. Il suo lavoro è stato esposto in alcuni tra i più importanti musei d’arte contemporanea internazionali e nell’ambito di grandi eventi espositivi quali la Biennale di São Paulo nel 1988, la Biennale di Kwangju nel 1995, la Biennale di Sydney nel 1998, la Biennale di Liverpool nel 2000 e nel 2002, la Biennale di Venezia nel 2001 e nel 2003.
Tra i più significativi progetti realizzati dall’artista nel corso degli ultimi anni vi sono mostre personali ospitate al MIMOCA Marugame Museum of Contemporary Art, in Giappone; al MOCA di Miami; alla Konsthall di Malmö; al Museum of Contemporary Art di Kanazawa; al MOCA di Los Angeles; alla Kunsthalle di Basilea; all’ICA di Londra.
Nel 2006 ha partecipato con una grande installazione realizzata all’interno del Panthéon, alla trentacinquesima edizione del Festival d’Automne di Parigi. Ha esposto inoltre in molte importanti gallerie in tutto il mondo (Max Hetzler a Berlino; Tanya Bonakdar a New York; Fortes Vilaça a São Paulo; Yvon Lambert a Parigi) e ha preso parte a numerose mostre collettive realizzate nei più importanti musei internazionali, quali il Guggenheim di New York e di Bilbao, il P.S.1 e il MoMa di New York, il Centre Pompidou di Parigi, il Kiasma di Helsinki, il MORI Art Museum di Tokyo, il MAK di Vienna, il XXI Century Museum di Kanazawa, l’ ICA e il Barbican Centre di Londra.

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