HomeIn primo pianoL’invenzione dei Fori Imperiali. Demolizioni e scavi: 1924-1940

L’invenzione dei Fori Imperiali. Demolizioni e scavi: 1924-1940

Mario Mafai, Case al Foro Traiano, 1930 - olio su tavola, cm 40,1 x 50,2 - Roma, Galleria Comunale d’Arte Moderna e Contemporanea, AM 827A Roma i Musei Capitolini, dal 23 luglio al 23 novembre 2008, ospitano la mostra L’invenzione dei Fori Imperiali. Demolizioni e scavi: 1924-1940, che ripercorre le trasformazioni del tessuto urbano di Roma dalla metà degli anni Venti fino all’inizio della Seconda Guerra Mondiale. L’esposizione, curata da Rossella Leone, Anita Margiotta, Claudio Parisi Presicce e Maria Elisa Tittoni, presenta 140 opere, tra foto, dipinti, affreschi e sculture antiche, in un percorso che vede esposte opere provenienti dal Museo di Roma e dall’Archivio Fotografico Comunale, dalla Galleria Comunale d’Arte Moderna e dai Musei Capitolini. Una ricca selezione per documentare le demolizioni e gli scavi nella vasta area del Foro di Augusto, Foro e Mercati di Traiano, Foro di Cesare e Foro di Nerva, il cui recupero e ripristino scenografico erano stati realizzati per rafforzare l’ideale continuità storica della Roma fascista con l’epoca imperiale.

Maria Barosso (Torino 1879 - Roma 1960) - Demolizione di case in Via Cremona per gli scavi al Foro di Cesare, febbraio 1932 - acquerello, mm 527 x 753 - provenienza: acquistato dall’autrice con delibera di Giunta 295 del 20 gennaio 1960 - Roma, Museo di Roma, MR 2492Il percorso si svolge tra 37 disegni e dipinti di autori come Michele Cascella, Maria Barosso, Lucia Hoffmann, Giulio Farnese e Pio Bottoni che rappresentano un tipo di produzione all’epoca molto apprezzata per la raffigurazione degli interventi urbani, a metà tra nostalgia dei luoghi perduti e celebrazione della nuova Roma. Una produzione commissionata in quegli stessi anni e acquisita nelle collezioni del Museo di Roma inaugurato nel 1930.
 
64 fotografie, scelte in una rosa di oltre 7.000 commissionate durante le demolizioni dagli Uffici del Governatorato di Roma a professionisti romani specializzati nella documentazione di opere d’arte, rievocano il ritmo intenso e veloce con cui procedettero gli abbattimenti all’interno del clima culturale dell’epoca, in bilico tra il desiderio di avanzare con i lavori e quello di ricordare e testimoniare il processo di distruzione.

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Fotografo non identificato - Trasporto della statua di Giulio Cesare all’interno del foro, aprile 1932 - gelatina bromuro d’argento, mm 195 x 255 - Roma, Museo di Roma - Archivio Fotografico Comunale, AF 22221Infine, saranno esposti 30 reperti di epoca romana e 5 frammenti pittorici e scultorei cinque e seicenteschi selezionati ed esposti a testimonianza degli innumerevoli ritrovamenti avvenuti.

Una nota di colore: nel demolire uno degli antichi palazzi, gli operai si trovarono di fronte ad una straordinaria scoperta. All’interno delle mura qualcuno aveva nascosto un “tesoretto” di antiche monete, oggi facente parte della collezione del Medagliere Capitolino ed esposte in mostra.
Dunque una carrellata di emozioni, storia, curiosità in un percorso che si presenta come una “riscoperta della scoperta”.

Oltre al catalogo della mostra, edito da Palombi, è stato pubblicato il corpus completo della campagna fotografica dell’epoca: Fori Imperiali Demolizioni e scavi. Fotografie 1924 1940, Milano Electa 2007.

La mostra è promossa dall’Assessorato alle Politiche Culturali del Comune di RomaSovraintendenza ai Beni Culturali con l’organizzazione di Zètema Progetto Cultura.

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