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Welcome, il film di Philippe Lioret

Locandina del film WelcomeWelcome si muove all’interno del cinema d’impegno sociale e di denuncia, un cinema che – Ken  Loach insegna – può conoscere talora approssimazioni e forzature manichee, laddove a imporsi è soprattutto l’urgenza del messaggio politico ed etico che si intende far passare tra le maglie del racconto.
Autore sin qui di cinque pellicole di taglio intimista (Mademoiselle, l’unico dei suoi film giunto sugli schermi italiani, era illuminato dalla presenza di Sandrine Bonnaire e Jacques Gamblin), Philippe Lioret ha avuto l’accortezza di eludere le tentazioni dell’enfasi tribunizia, e non ha rinunciato affatto al coté spettacolare e romanzesco, garantendo in tal modo alla pellicola una sicura forza espressiva.

Incanalando il tema dell’immigrazione clandestina all’interno dei codici del dramma passionale, il regista francese ha saputo tener desti l’interesse e la commozione nello spettatore sì da consentirgli di scoprire e comprendere una realtà sconvolgente, profondamente ancorata all’attualità.

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Si delinea così l’affresco di un contesto ambientale devastato, una città di frontiera (Calais) dove i quartieri del centro, abitati dalla gente perbene che ha deciso di non vedere e non sapere, confinano con il desolato squallore della “giungla”, la zona prossima al porto, una terra di nessuno in cui si ammassano centinaia di immigrati irregolari, una massa di disperati che trascinano per settimane e mesi un’esistenza grama nell’attesa incerta di raggiungere come che sia la costa inglese.

La scoperta di questo scenario intristito avviene, si diceva, attraverso l’elemento romanzesco. Il film descrive allora la storia di un incontro “impossibile”, il rapporto d’amicizia tra due uomini diversissimi per età, cultura, condizione sociale, carattere, ma che si scopriranno accomunati dalla medesima dolorosa solitudine.

Una scena del film WelcomeSimon, il personaggio dinamico del racconto (un eccellente Vincent Lindon), compie, nel film, un percorso di maturazione, un itinerario di riscatto che, da una condizione iniziale di passiva indifferenza, di inerzia, di abulia esistenziale, lo condurrà al rifiuto del pregiudizio e all’accettazione del rischio: alla risoluzione di aiutare sino in fondo il giovane curdo, anche a costo di varcare i limiti della legge. Una scelta, la sua, dettata in parte da ragioni egoistiche (la speranza di riconquistare la stima della donna amata), ma su cui agiscono altre esigenze, e più profonde: la compassione verso il povero Bilal, innanzi tutto. Ovvero la compassione istintiva di un uomo smarrito, confuso, lacerato dal dolore, che nella sofferenza dell’altro, del diverso, sa riconoscere la propria stessa sofferenza.
Ed è proprio a partire da questo riconoscimento che Simon decide di schierarsi dalla parte dell’umano, manifestando, nell’opporsi all’ingiustizia del sistema, la stessa ostinazione e la stessa “irragionevolezza” del suo giovane protetto.

Nicola Rossello

Scheda film

Titolo: Welcome
Regia: Philippe Lioret
Cast: Vincent Lindon, Firat Ayverdi, Audrey Dana, Derya Ayverdi, Thierry Godard, Selim Akgül
Durata: 110 min
Genere: Drammatico
Distribuzione: Teodora film
Data di uscita: 11 dicembre 2009

Copertina libro
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