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Ravenna | Omaggio a Giovanni Testori

Michelangelo Merisi da Caravaggio, Ragazzo morso dal ramarro, 1593-94, olio su tela,cm 65.8x52.3, Firenze, Fondazione di Studi di Storia dell'Arte Roberto Longhi (Particolare)

Il MAR, Museo d’Arte della Città di Ravenna, rende omaggio a Giovanni Testori (1923-1993) con una mostra che resterà aperta al pubblico dall’12 febbraio fino al 17 giugno 2012.

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Il percorso espositivo si articolerà in diverse sezioni dedicate ai vari periodi della storia dell’arte studiati dal critico milanese e agli artisti da lui amati, a partire dai suoi primi scritti su Manzù, Matisse, Morlotti, poi i francesi Courbet e Géricault; dagli approfondimenti e le riscoperte sulla linea della pittura di realtà in Lombardia del ‘500 (Gaudenzio Ferrari, Foppa, Savoldo, Romanino, Moretto) e del ‘600 (Moroni, Ceresa, Fra Galgario, Ceruti), i “manieristi” lombardo piemontesi (Cerano, Morazzone, Tanzio da Varallo, Daniele Crespi, Cairo,) accompagnati da Caravaggio, sua grande passione dichiarata, passando attraverso l’attenzione a figure della Nuova Oggettività (Dix, Grosz, Radzwill), Nuovi Selvaggi (Fetting, Hodicke, Zimmer, Salomè) e Nuovi Ordinatori (Albert, Chevalier, Schindler, Merkens), e artisti come Bacon, Giacometti, Sutherland, Sironi, Guttuso, Gruber, Marini, Vacchi, Varlin, Jardiel, Vallorz, Rainer – per citare alcuni nomi – per giungere fino a Cucchi e Paladino.
Di ognuno di questi artisti saranno esposte diverse opere, in alcuni casi quelle stesse scelte e possedute da Testori.

La mostra, curata da Claudio Spadoni, è accompagnata da un catalogo di Silvana editoriale.

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