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La Città ideale. L’utopia del Rinascimento a Urbino tra Piero della Francesca e Raffaello

PITTORE DELL’ITALIA CENTRALE, Veduta di una Città ideale, Tempera su tavola, cm. 80,3 x 220 x 3,2 supporto ligneo; cm. 77,4 x 220 superficie dipinta, BALTIMORA (USA), Walters Art Gallery

A Urbino, alla Galleria Nazionale delle Marche, dal  6 aprile all’ 8 luglio 2012 è in programma la mostra “La Città ideale. L’utopia del Rinascimento a Urbino tra Piero della Francesca e Raffaello”.
L’esposizione, a cura di  Lorenza Mochi Onori e Vittoria Garibaldi, si propone di dimostrare come la tavola dipinta, conosciuta come Città Ideale, conservata ad Urbino, rappresenti, insieme con i dipinti gemelli – col medesimo soggetto – di Berlino e Baltimora, il compendio della civiltà rinascimentale fiorita ad Urbino e nel Montefeltro, nella seconda metà del Quattrocento, ad opera di Federico da Montefeltro.

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Accanto al dipinto verranno esposte numerose opere, circa 80 fra dipinti, sculture, tarsie lignee, disegni, medaglie, modelli lignei e codici miniati, che intendono illustrare a tutto campo il felicissimo momento rinascimentale vissuto dalla piccola capitale, cerniera fra le terre di Toscana, Umbria, Marche e Romagna. Contenitore e nello stesso tempo elemento costitutivo della mostra sarà la splendida architettura del Palazzo Ducale di Urbino, nella cui realizzazione vennero coinvolti Leon Battista Alberti, Luciano Laurana e Francesco di Giorgio Martini,  tutti e tre  ritenuti i possibili autori della tavola urbinate.

Verranno presentate opere di Domenico Veneziano, Sassetta, Piero della Francesca, FraCarnevale, Leon Battista Alberti, Francesco di Giorgio, Luca Signorelli, Jacopo de Barbari, Mantegna, Perugino, Bramante e Raffaello, accanto a capolavori conclamati – ma circondati di mistero – a cui non si riusce ancora a dare una paternità certa come appunto le ‘città ideali’ e la celeberrima tavola Strozzi, straordinariamente concessa dal Museo di San Martino di Napoli.

La mostra è promossa dal Ministero per i Beni e le Attività culturali, dalla Soprintendenza per i Beni Storici, Artistici ed Etnoantropologici delle Marche, dalla Regione Marche, dalla Provincia di Pesaro e Urbino, dal Comune di Urbino, dalla Banca Marche, dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Pesaro e dall’Università degli Studi di Urbino “Carlo Bo”. L’organizzazione è affidata a Gebart con la collaborazione di Civita.

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