«Il mio apprendistato di scrittore ha avuto a che fare col mare, l’acqua, la sua superficie e le sue profondità, e io ho raccontato, raffrontando la mia esperienza sportiva con quella letteraria, le somiglianze che scoprivo tra la tecnica necessaria per eseguire un bel tuffo e quella di un romanzo ben fatto. Mi piacerebbe ora raccontare le somiglianze tra lo “stile libero” del nuoto e lo stile libero della scrittura che ancora continuo a cercare, anche perché lo stile libero della scrittura, come quello del nuoto, corre in superficie.»
In questa raccolta di articoli, usciti tra il 2009 e il 2010 sul Corriere della Sera, Raffaele La Capria torna a parlare del suo rapporto con la scrittura e più in generale con i libri e la critica letteraria. E lo fa recuperando la memoria di un’Italia che apparentemente sembra lontana, l’Italia della Dolce vita e di Visconti, ma anche di Calvino, Pasolini e Gadda, svelando al contempo le debolezze e le mancanze che da sempre affliggono il nostro Paese e che ogni giorno giungono agli occhi di tutti attraverso la televisione. Del resto, come diceva Hofmannsthal, «la profondità va nascosta in superficie», e in questi scritti, dettati per lo più dalle occasioni e dalle necessità del momento, La Capria cerca di risvegliare l’amore verso il nostro Paese partendo dalle piccole cose, perché «essere italiano non riguarda solo la democrazia, il Risorgimento, e tutte le anomalie che puoi legittimamente criticare, ma è qualcosa che vale di più, qualcosa che supera le storture della nostra storia e le trascende.»
Raffaele La Capria è nato a Napoli nel 1922. Con Ferito a morte ha vinto il premio Strega nel 1961. Alla sua opera è dedicato un volume dei Meridiani Mondadori.
Scheda libro
Autore: Raffaele La Capria
Titolo: Esercizi superficiali
Editore: Mondadori
Collana: Libellule Italiane
Prezzo: € 10,00
Pagine: 168
Anno: 2012