Sono catalogati 386 frammenti, ricomponibili in 119 manoscritti ebraici medievali copiati fra il sec. X e il XVI nelle tre principali tradizioni scrittorie dell’Occidente: italiana, sefardita e ashkenazita. Salvati per essere stati riusati come legature, tra essi compare il più antico frammento della Tosefta (sec. X), il Commento sconosciuto ai Salmi e alla Torah di Yosef Qara (secc. XI-XII), testi del Talmud, opere di carattere normativo, liturgico, linguistico, filosofico ed esegetico.
The 386 fragments catalogued here can be recomposed in 119 Hebrew manuscripts copied between the 10th and the 16th century in the three main Western writing traditions: Italian, Sephardic and Ashkenazic. They survived for having been re-used as bindings. Among them are the most ancient fragment of the Tosefta (10th century), the unknown Commentary of Yosef Qara to the Psalms (11th-12th century), texts of the Talmud, normative, liturgical, linguistic, philosophical and exegetical works.
Scheda libro
Titolo: Inventari dei manoscritti delle biblioteche d’Italia. Vol. 114. Frammenti ebraici negli Archivi di Cesena, Faenza, Forlì, Imola, Rimini e Spoleto
Editore: Leo S. Olschki
Collana: Inventari dei manoscritti delle biblioteche d’Italia, vol. 114
Prezzo: € 78,00
Pagine: 184 con 64 figg. n.t. e 16 tavv. f.t. a colori
Anno: 2012