Primo: puntare all’infinito. Secondo: evitare i cattivi maestri. E anche ascoltare quelli buoni, che a Margherita Hack non sono mancati: i genitori, raro esempio di libertà e coerenza durante il fascismo, la maestra Borromeo e la sua passione per l’insegnamento, Otto Struve che la invita ad Harvard, ma anche Aldo, paziente compagno di una vita… Tra biografia e prontuario di sopravvivenza, la scienziata ricorda l’importanza dei princìpi che a lei sono stati utili tutta la vita: l’etica del lavoro, l’ostinazione, l’impegno civile e morale, la fiducia in se
stessi e nelle proprie idee. Si chiede: se rinascessi adesso cosa mi aspetterebbe? Cosa riuscirei a realizzare? E aggiunge una riflessione provocatoria: il ruolo secondario dei giovani e delle donne è colpa di una società cieca e maschilista o anche di giovani troppo arrendevoli e donne incapaci di pretendere ciò che meritano?
Margherita Hack astrofisica e divulgatrice scientifica di grande fama, ha diretto l’osservatorio di Trieste dal 1964 al 1997. Ha pubblicato L’universo nel terzo millennio (1992), L’amica delle stelle (1998) e Libera scienza in libero Stato (2010).
Federico Taddia è conduttore e autore radio e tv. Con Margherita Hack ha già pubblicato Perché le stelle non ci cadono in testa? (Editoriale Scienza 2010).
Scheda libro
Autori: Margherita Hack, Federico Taddia
Titolo: Nove vite come i gatti
Editore: Rizzoli
Collana: Saggi
Prezzo: € 16,00
Pagine: 140
Anno: 2012