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Turandot di Puccini firmata da Franco Zeffirelli

Turandot atto II

Torna all’Arena di Verona Turandot di Giacomo Puccini, terza produzione del Festival 2012 che porta la firma del maestro Zeffirelli. Un allestimento imponente che ci riporta nella Cina imperiale con sfilate di cortei ed effetti scenici cinematografici, a partire dai preziosi costumi disegnati dal premio Oscar giapponese Emi Wada.

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Turandot è l’opera per eccellenza degli enigmi, dove è in gioco la vita stessa e la risposta è l’Amore. Protagonista è la gelida principessa Turandot, una donna che non lascia aperto il proprio cuore alla parte maschile dell’umanità. Per questo gioca con la vita dei suoi pretendenti, certa che nessuno riuscirà a vincerla. Solo Calaf, da vero innamorato sicuro della forza dei propri sentimenti, saprà superare la distanza che la tiene lontana dalle emozioni: il celebre acuto di “Nessun dorma” risuona forte quanto il rumore del ghiaccio che sotto un raggio di sole si spezza, prima di sciogliersi nell’abbraccio dell’amore.

Sottolinea magistralmente i sentimenti in gioco tra i protagonisti la musica di Giacomo Puccini, composta a partire dal 1920 su libretto di Giuseppe Adami e Renato Simoni, partitura rimasta incompiuta per la scomparsa del compositore e successivamente completata da Franco Alfano.

Note voci areniane sono protagoniste in questo titolo in scena per 6 serate, dal 4 al 30 agosto. Nelle vesti di Turandot Giovanna Casolla (4 e 8 agosto) e Lise Lindstrom (11, 17, 23 e 30 agosto), mentre il principe ignoto Calaf sarà interpretato da Carlo Ventre (4, 8, 11 e 17 agosto) e Stuart Neill (23 e 30 agosto); l’infelice Liù da Amarilli Nizza (4, 8 e 11 agosto) che si dà il cambio con Maria Agresta (17, 23 e 30 agosto). Completano il cast Giorgio Giuseppini (4, 17, 23, 30 agosto) che si alterna a Marco Vinco (8 e 11 agosto) nel ruolo di Timur; Leonardo López Linares (4, 8 e 11 agosto) e Vincenzo Taormina (17, 23 e 30 agosto) come Ping, Paolo Antognetti in Pong e Saverio Fiore sarà Pang. Carlo Bosi l’Imperatore Altoum, Nicolò Ceriani il Mandarino e Cristiano Olivieri il Principe di Persia.

Dirige l’orchestra il giovane maestro veronese Andrea Battistoni.

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Fondazione Roma Sapienza, “Arte in luce” X edizione

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