A Pisa, Palazzo Blu, dal 13 ottobre 2012 al 3 febbraio 2013 ospita la mostra “Wassily Kandinsky, dalla Russia all’Europa“, a cura di Eugenia Petrova in collaborazione con Claudia Beltramo Ceppi.
La rassegna ripercorre, attraverso circa cinquanta opere del maestro russo, padre dell’astrattismo, provenienti dal Museo di Stato di San Pietroburgo e da altri importanti musei russi, il periodo fra il 1901 e il 1922.
L’esposizione, aperta da una sezione dedicata alle radici visive e concettuali dell’opera del maestro russo con rari oggetti appartenenti alla tradizione dello sciamanesimo raccolti negli stessi anni in cui Kandinsky li appuntava sui suoi taccuini, e da coloratissimi oggetti della tradizione folclorica russa, guiderà il visitatore dai suoi primi dipinti nati in atmosfera simbolista, alle opere del periodo di Murnau (affiancate da selezionati quadri di Gabriele Munter, Alexej Jawlensky, Marianne Werefkin e Arnold Schonberg), fino alle grandi tele dei pochi anni in cui Kandinsky divenne il punto di unione fra le avanguardie occidentali, raccolte intorno a Der Blaue Reiter, e i maggiori protagonisti dell’avanguardia russa – da Michail Larionov alla Goncharova – per arrivare ai capolavori del periodo finale della sua permanenza in Russia, impegnato nella costruzione di un sistema vasto di musei, ma violentemente avversato dai sostenitori delle avanguardie più radicali, in particolare dai costruttivisti.
La mostra è promossa dalla Fondazione Palazzo Blu, col patrocinio del Comune di Pisa, con il sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio di Pisa, ed è organizzata da Giunti Arte mostre e musei.