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Emilio Greco. La vitalità della scultura

Emilio Greco 1956 Villa Massimo

Nel centenario della nascita di Emilio Greco le sale di Palazzo de’ Mayo a Chieti ospitano la mostra di sculture e disegni dal titolo “Emilio Greco. La vitalità della scultura” che documenta quasi quarant’anni di inesausta attività creativa, dal 1947 al 1987.

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L’esposizione, aperta al pubblico dal 29 giugno al 29 settembre 2013 e curata da Gabriele Simongini, presenta sedici sculture fra bronzi, terrecotte, gessi e cementi, oltre ad un pregevole gruppo di 26 disegni di soggetto sportivo. Le opere provengono dagli Archivi Greco di Roma, dal Museo Emilio Greco di Orvieto e da collezioni private.

Il grande scultore catanese si è mosso fra un ampio panorama di riferimenti: la scultura etrusca, la ritrattistica romana, il manierismo, il barocco, le ricerche di Arturo Martini, Marino Marini, ma anche di Moore e Pevsner. Dall’opera scultorea di Greco promanano una profonda carica di umanità, una misura classica e una dolce sensualità, nonché una vena malinconica, che rivelano un’attitudine lirica confermata anche dalla sua vocazione di poeta, sia pur umile ed appartato a cospetto della sua attività maggiore.

La mostra, accompagnata da un catalogo edito da Allemandi, è posta sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica ed è promossa e organizzata dalla Fondazione Carichieti, in collaborazione con gli Archivi Emilio Greco di Roma  e l’Opera del Duomo di Orvieto.

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