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Milano | La “Madonna Esterhazy” di Raffaello in mostra a Palazzo Marino

La Madonna Esterhazy di Raffaello con il curatore Stefano Zuffi
La Madonna Esterhazy di Raffaello con il curatore Stefano Zuffi

La “Madonna Esterházy“, capolavoro di Raffaello proveniente dal Museo delle Belle Arti di Budapest, dal 3 dicembre 2014 all’11 gennaio 2015, è ospitato nella sala Alessi di Palazzo Marino a Milano.

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Il dipinto raffigura la Madonna col Bambino e san Giovannino e segna esattamente la conclusione del fondamentale periodo trascorso da Raffaello a Firenze, con la decisione di trasferirsi a Roma. Come nella pagina di un personalissimo diario, Raffaello ci mostra questo decisivo passaggio direttamente nel dipinto stesso: la composizione infatti si ispira in modo esplicito a Leonardo, conosciuto e studiato attentamente da Raffaello durante i quattro anni passati a Firenze; ma sullo sfondo appaiono i ruderi del Foro Romano, dipinti con precisione topografica, a riprova di una conoscenza diretta e di una serena e convinta “immersione” nella classicità.

La Madonna Esterházy viene “accolta” in Sala Alessi da altri due dipinti milanesi, simili per soggetto e per epoca: la Vergine del Borghetto, concessa dall’Istituto delle Suore Orsoline e attribuita a Francesco Melzi; e la Madonna della rosa di Giovanni Antonio Boltraffio, prestito del Museo Poldi Pezzoli.

L’arrivo a Milano di questo capolavoro, in cui Raffaello elabora in modo geniale gli spunti ricavati da Leonardo, sollecita necessariamente una riflessione sulla diversa interpretazione degli stessi riferimenti in ambito lombardo”, ha sottolineato il curatore Stefano Zuffi.

Per epoca e per stile, inoltre, la Madonna Esterházy si colloca tra i due capolavori di Raffaello presenti da secoli nei musei di Milano: lo Sposalizio della Vergine di Brera (1504) è lo snodo tra l’attività giovanile e il trasferimento a Firenze; il cartone della Scuola di Atene (1509), tesoro inestimabile dell’Ambrosiana, segna invece l’eccezionale “laboratorio creativo” della Stanza della Segnatura.

La mostra, posta sotto l’Alto patronato del Presidente della Repubblica Italiana, patrocinata dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali e del Turismo e promossa dal Comune di Milano, Intesa Sanpaolo e la Rinascente, è realizzata da Palazzo Reale e dal Museo delle Belle Arti di Budapest in collaborazione con le Gallerie d’Italia di Piazza Scala.

L’esposizione è accompagnata da un catalogo edito da Skira.

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