È allestita alle Fabbriche Chiaramontane (FAM) di Agrigento la mostra dedicata ad Andrea Di Marco, a due anni dalla prematura scomparsa.
L’esposizione, dal titolo Endemico, è aperta al pubblico dal 28 marzo al 14 giugno 2015.
In mostra trenta opere di uno tra i protagonisti della Scuola di Palermo.
Nelle tele di Andrea Di Marco non c’è la Sicilia delle antiche tradizioni popolari, delle ritualità, della vibrante e contagiosa socialità che si respira nei vicoli delle sue nobili e affascinanti città. Eppure ogni inquadratura, ogni scorcio è inequivocabilmente siciliano: lo sono i frammenti urbani di struggente malinconia, gli anonimi brandelli di periferie, spesso sospesi nella caligine di interminabili estati mediterranee.
L’uomo non compare mai nelle opere di Di Marco. Ma la sua è un’assenza simulata, fittizia, perché si manifesta nel pietoso imbarazzo di oggetti spogliati della propria funzione: esauste pompe di benzina e scheletrici banchetti di ambulanti, sedie e poltrone abbandonate sul marciapiede in attesa della discarica, ombrelloni ripiegati, saracinesche abbassate, roulotte e Ape Car posteggiati sul ciglio di strade deserte.
L’esposizione, curata da Alessandro Pinto e Alberto Zanchetta, è organizzata dall’associazione Amici della Pittura Siciliana dell’Ottocento e dall’Archivio Andrea Di Marco ed è patrocinata dal Comune di Agrigento.