A Milano, nelle sale dell’Appartamento dei Principi a Palazzo Reale, fino al 12 aprile 2015 è allestita la mostra “Growing Roots – 15 anni del Premio Furla”, la retrospettiva che ripercorre le dieci edizioni del Premio dedicato ai giovani talenti dell’arte contemporanea attraverso le opere dei suoi vincitori.
L’esposizione fa il punto sull’arte italiana degli ultimi quindici anni attraverso le opere e le ricerche artistiche dei dieci artisti vincitori: Sislej Xhafa (2000), che attiva lo sguardo dell’altro alla ricerca dell’identità migrante; Lara Favaretto (2001), con una ricerca rivolta a dare senso poetico alla fragilità e marginalità; Sissi (2002), con una pratica performativa che dà corpo ad anatomie emotive e visionarie; Massimo Grimaldi (2003), interessato a ridefinire l’arte con immagini e forme come massa neutra interposta tra creatore e fruitore; Pietro Roccasalva (2005), che mette al centro la sopravvivenza della pittura nelle forme dell’attualità contemporanea; Luca Trevisani (2007), che indaga apparati biologici vegetali che rimandano a vie di scorrimento di flussi nella fragilità della loro organizzazione; Alberto Tadiello (2009), la cui tensione e attrazione, rumore e silenzio sono chiamati a ridisegnare lo spazio come campo d’energia; Matteo Rubbi (2011), che fa della relazione e condivisione attivatori di contesto volti a rompere la neutralità del white cube; Chiara Fumai (2013), il cui attivismo performativo sollecita alla messa in discussione dell’attualità sociale; e il duo Maria Iorio e Raphael Cuomo (2015), le cui tattiche documentarie e ricostruzioni storicistico/narrativo, veicolano traiettorie di ricerca a lungo termine.
Il percorso si articolerà lungo le undici sale dell’Appartamento dei Principi partendo da una prima sala introduttiva sulla storia del premio – a cura dell’artista Riccardo Arena – per poi svilupparsi in dieci sale in cui dialogheranno le opere degli artisti.
La mostra sarà accompagnata da un catalogo edito da Mousse Publishing, con testi di Chiara Bertola e Giacinto Di Pietrantonio, che racconterà la storia del Premio e degli artisti vincitori e conterrà una sezione dedicata ai finalisti della decima edizione appena conclusa.