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Cibo di carta, le storie del cibo e del costume in Italia dal Quattrocento ad oggi

Locandina del film "Un americano a Roma"
Locandina del film “Un americano a Roma”

Cibo di carta” è il titolo della mostra che dall’11 giugno al 19 settembre 2015 resterà aperta al pubblico presso gli spazi espositivi della Galleria Gruppo Credito Valtellinese di Milano.

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In esposizione oltre 500 pezzi per raccontare le storie del cibo e del costume in Italia dal Quattrocento ad oggi, offrendo un vero e proprio atlante iconografico nazionale della storia dell’alimentazione. Ma anche una parallela storia dell’illustrazione, che spazia da autori da riscoprire a firme invece celebri come quelle di Marcello Dudovich, Leonetto Cappiello, Antonio Rubino, Achille Beltrame, Golia, Gino Boccasile, Leo Longanesi, Benito Jacovitti, Walter Molino, Tanino Liberatore.

Andrea Tomasetig, ideatore e curatore della mostra, ha riunito il meglio di quattro importanti collezioni private.
Si parte dalla collezione Michele Rapisarda, composta di oltre 12.000 carte illustrate italiane a stampa di uso quotidiano dal Seicento al Novecento (bandi, buoni premio, calmieri, carte da involto, cartoline, cataloghi, figurine, licenze, locandine, riviste, ecc.), in ampia parte imperniata sull’alimentazione, che racconta capitoli centrali della storia del cibo e del costume attraverso un repertorio iconografico raro o poco conosciuto.

L’affianca una selezione di libri, manoscritti (molti inediti) e curiosità su carta provenienti dall’importante biblioteca gastronomica di Giorgio Grillo e Linda Pagnotta, composta da oltre mille opere, che coprono l’intero percorso della gastronomia italiana dal Quattrocento a oggi, dal Platina ai futuristi, fino alle edizioni del secondo Novecento e contemporanee, libriccini Pulcinoelefante e fumetti inclusi.

Una terza sezione presenta alcuni degli incredibili materiali pubblicitari che facevano seguito alla messa in onda di Carosello: gadget, giochi, libri, albi, confezioni dei prodotti, pupazzi gonfiabili dalla collezione Carlo Tranchina.

La quarta sezione è infine dedicata al cinema italiano dalla Seconda guerra mondiale al 2000: manifesti, locandine e fotobuste sorprendenti per l’originalità delle citazioni culinario-cinefile. Alle pareti della Galleria sfila un’autentica cornucopia di divertenti e insolite immagini sul cibo, che rimandano a un’Italia vera, sia popolare sia borghese, dal neorealismo ai giorni nostri. Il tutto proveniente dalla collezione Enrico Minisini.

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