HomeIn primo pianoFirenze | Le opere di Carlo Dolci in mostra alla Palatina

Firenze | Le opere di Carlo Dolci in mostra alla Palatina

Carlo Dolci,  Madonna con Bambino
Carlo Dolci (Firenze, 1616-1687), Madonna con Bambino (Madonna dei gigli), 1650 circa, Olio su tela, Monaco di Baviera, Bayerische Staatsgemäldesammlungen, Alte Pinakothek (attualmente conservato a Schleißheim, Staatsgalerie)

Carlo Dolci (1616 – 1687) fu tra i protagonisti della pittura del Seicento a Firenze.
Artista osannato dai critici e dai biografi del suo tempo e molto apprezzato anche dai più illustri membri di Casa Medici e della nobiltà europea, Carlo Dolci si distinse per l’esecuzione di dipinti apprezzabili per la magistrale definizione delle sue figure e per la quasi maniacale cura nella resa dei dettagli: dalle stoffe soffici e quasi palpabili delle vesti, agli splendidi gioielli, che, usando le parole del biografo Filippo Baldinucci, erano “imitati in modo sì stupendo (e vero), che, per molto che si toccasse e ritoccasse la tela per assicurarsi che essi fosser dipinti l’occhio ne rimaneva in dubbio”.
Firenze rende omaggio a questo grande maestro con una mostra aperta al pubblico dal 30 giugno al 15 novembre 2015 alla Galleria Palatina di Palazzo Pitti, a cura di Sandro Bellesi e Anna Bisceglia.

Per l’esposizione sono state selezionate quasi cento opere, che, tra dipinti e disegni, esprimono l’alto livello qualitativo raggiunto dall’artista nelle sue creazioni.
A fare da cornice alle composizioni di Dolci sono esposti anche dipinti e sculture di altri artisti fiorentini del suo tempo o di poco precedenti e un piccolo ma interessante nucleo di pitture riferibili ai suoi allievi, che ebbero l’onore di preservare il linguaggio stilistico dell’artista fino al Settecento.

- Advertisement -

La mostra propone opere di primo piano conservate oltre che nei più importanti musei di Firenze, in rinomate collezioni pubbliche e private straniere, come il British Museum a Londra, il Musée du Louvre a Parigi, gli Staatliche Museen a Berlino, il Nationalmuseum a Stoccolma, il Cleveland Museum of Art a Cleveland, l’Alte Pinakothek di Monaco di Baviera, il Fitzwilliam Museum a Cambridge, l’Ashmolean Museum a Oxford, la Burghley House a Stamford, il Musée des Beaux-Arts a Brest, la Collezione Thyssen Bornemisza a Madrid e la Royal Collection inglese, che, per l’occasione ha prestato la bellissima Salomè con la testa del Battista, mai esposta in Italia.

In occasione della mostra è stata avviata una importante campagna di restauri, che ha riguardato in particolare dipinti del Dolci provenienti dal territorio fiorentino, oltre ai quadri della Palatina e di altri musei del capoluogo toscano, per un totale di 33 fra restauri completi e revisioni.

L’esposizione, accompagnata da un catalogo edito da Sillabe, è dedicata a Mina Gregori, che curò nel 1986, insieme a Piero Bigongiari, nelle sale di Palazzo Strozzi, una mostra antologica sull’arte del Seicento nel capoluogo toscano.

Promotori della mostra il Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo con il Segretariato regionale del Ministero dei Beni e delle Attività culturali e del turismo della Toscana, la Ex Soprintendenza Speciale per il Patrimonio Storico, Artistico ed Etnoantropologico e per il Polo Museale della città di Firenze, la Galleria Palatina e gli Appartamenti Reali di Palazzo Pitti e Firenze Musei.

- Advertisement -
- Advertisement -

MOSTRE

- Advertisement -

LIBRI