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Design Behind Design, mostra al Museo Diocesano di Milano

Paolo Ulian, croce in marmo, 2 pezzi, 2014 (collezione dell’autore) - Mostra Museo Diocesano di Milano
Paolo Ulian, croce in marmo, 2 pezzi, 2014 (collezione dell’autore) – Mostra Museo Diocesano di Milano

Il Museo Diocesano di Milano ospita, dal 2 aprile al 12 settembre 2016,  la mostra “Design Behind Design“.
L’esposizione racconta ciò che architetti, designer e artisti hanno pensato e disegnato per la committenza della Chiesa cattolica.

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Il percorso, organizzato per aree tematiche, si apre con la sezione dedicata all’architettura con gli inediti scatti appositamente effettuati da Giovanni Chiaramonte su alcune delle più importanti chiese milanesi del moderno. Sono quindi analizzate, tra le altre, le testimonianze di architetti quali Gio Ponti (San Francesco al Fopponino, 1964), Figini e Pollini (Madonna dei Poveri, 1952-1956), Vico Magistretti e Mario Tedeschi (Santa Maria Nascente al QT8, 1954-1955), Giovanni Muzio (San Giovanni Battista alla Creta, 1956-1958), Ignazio Gardella (san Francesco, Villaggio INA casa, Cesate, 1958), Luigi Caccia Dominioni (San Biagio, Monza, 1965-1967).

La mostra raccoglie poi eccellenze create da artisti e designer che si sono confrontati con le tematiche del sacro e con le regole del rito, ovvero con la Liturgia. Sono state scelte alcune tipologie contemporanee di arredo sacro, dalle croci ai calici, dai paramenti agli Evangelari, che vivono, grazie alle collezioni permanenti del Museo Diocesano, un’inedita e fattiva comparazione tra antico e moderno. A fianco dei capolavori di ‘arte suntuaria’, ospitati nelle sale del Museo e che coprono un arco temporale dal IV al XXI secolo, si trovano dunque creazioni contemporanee come le croci di Giulio Iacchetti, Marta Laudani, Marco Ferreri, Emilio Nanni, Lorenzo Damiani, Studio Quattroassociati, la casula in tessuto laminato oro di Nanni Strada e i calici di Afra e Tobia Scarpa, Tito Amodei, Giuseppe Polvara o ancora il prezioso candeliere a tre fiamme e l’ostensorio ambrosiano su disegno di  Giovanni Muzio.

Particolarmente importante è la sezione della mostra dedicata alla pittura e alla scultura, ove s’incontrano due Crocifissioni di Lucio Fontana provenienti da collezioni private (da mettere a confronto con la celebre Via Crucis bianca del 1955, deposito della Regione Lombardia al Museo diocesano), le sculture di Francesco Messina (busto del Cardinal Schuster, dalla Raccolta arcivescovile), di Fausto Melotti (La Veronica, dalla Fondazione Melotti), di Emilio Greco (Testa di apostolo, nelle Raccolte della Fondazione Paolo VI di Varese), oltre a dipinti di Mario Sironi (Cristo porta Croce), William Congdon, Adolfo Wildt (Mater Misericordiae), Roberto Sambonet (Cupole del Santo a Padova) e William Xerra.
Non manca un’analisi delle più interessanti ricerche fotografiche a soggetto sacro, con gli scatti di Giovanni Chiaramonte St Elisabeth Kirche di Berlino, di Mario Cresci da La strage degli Innocenti di Guido Reni o ancora di Gabriele Basilico che visita le Guglie del Duomo di Milano, di Mario Carrieri che giunge a San Francisco per riprendere la luce di Pier Luigi Nervi in St Mary Cathedral o di Francesco Radino che si sofferma su esempi di sacro nel territorio Cappella Antona Traversi a Meda.

Chiude idealmente l’itinerario la sezione dedicata alla musica che permette di riscoprire figure di compositori lombardi quali Luciano Migliavacca e Luigi Picchi e di riascoltare musica sacra contemporanea.

La rassegna, curata da Marco Romanelli e Carlo Capponi con Natale Benazzi, Laura Lazzaroni e Andrea Sarto, è organizzata dall’Arcidiocesi di Milano, e si tiene in occasione della XXI Esposizione Internazionale della Triennale di Milano.  Accompagna la mostra un catalogo pubblicato da Silvana editoriale.

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