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Il Cristo di Gaudenzio Ferrari e il Manigoldo in mostra a Milano

Il Cristo di Gaudenzio Ferrari
Il Cristo di Gaudenzio Ferrari

Il Museo delle Sculture Lignee al Castello Sforzesco di Milano ospita due splendide statue policrome a grandezza naturale: il Cristo di Gaudenzio Ferrari e il Manigoldo.
La coppia di sculture in legno proviene dalla Cappella XXXII Sacro Monte di Varallo (Vercelli), un complesso monumentale tutelato dall’UNESCO che si snoda lungo un percorso di 45 cappelle popolate da oltre 800 statue dipinte a grandezza naturale, rappresentando idealmente il percorso di ascesa al Calvario di Gesù.

Le due statue, che rappresentano la scena di un Cristo flagellato e sanguinante trascinato con una corda da un furfante, sono poste in dialogo con altre due opere delle Raccolte Civiche: una statua lignea della Maddalena, da poco acquistata dal Comune di Milano per ricongiungersi con quella di un ‘Nicodemo’ al fine di ricomporre un ‘Compianto sul Cristo morto’ realizzato da Giovanni Angelo del Maino (Pavia, 1470 circa – 1536), e una ‘testa’ lignea, anch’essa attribuita a Gaudenzio Ferrari.

­Oggetto a Milano di un accuratissimo restauro che ha rinnovato colori e ripristinato tessuti e capigliatura, le due sculture resteranno esposte al Castello Sforzesco fino al 3 aprile 2016 e poi, fino all’ 8 maggio, presso Casa Testori a Novate. Si deve infatti a Giovanni Testori l’attribuzione della statua del Cristo a Gaudenzio Ferrari ­(1470 circa, Valduggia – 1546, Milano), artista attivo a cavallo tra Quattrocento e Cinquecento.

Lunedì 4 aprile, presso la Sala Bertarelli al Castello Sforzesco, alle ore 15, Eugenio e Luciano Gritti, restauratori delle opere, insieme alla direttrice dell’Ente Sacri Monti Elena De Filippis presenteranno il restauro delle due sculture.

Sabato 16 aprile, invece, presso la Biblioteca Comunale di Villa Venino a Novate Milanese, sempre alle ore 15, sarà presentata la riedizione, curata da Giovanni Agosti ed edita da Feltrinelli, del ‘Gran teatro montano’, il celebre saggio che esattamente cinquant’anni fa portava all’attenzione del pubblico il fascino del Sacro Monte e del suo protagonista Gaudenzio Ferrari, fino ad allora noto soprattutto come pittore. Saranno presenti, oltre al curatore Giovanni Agosti, il direttore Casa Testori Davide Dall’Ombra e la direttrice dell’Ente Sacri Monti.

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