Le sale del Serrone della Villa Reale della Reggia di Monza, dall’ 1 ottobre 2016 al 19 febbraio 2017, ospitano la mostra dedicata alla figura di Marianna De Leyva, meglio nota come la Monaca di Monza.
La rassegna, a cura di Simona Bartolena e Lorenza Tonani, presenta un percorso di conoscenza inedito della Monaca tra verità storica e trasposizione letteraria, per proseguire con una sezione, di notevole interesse didattico, che indaga il tema delle malmonacate nella storia.
Il percorso espositivo propone 33 opere tra importanti dipinti, incisioni, documenti, video e illustrazioni create appositamente per la mostra al fine di indagare la vita, la storia, le passioni di uno dei più importanti personaggi manzoniani, ma anche il tema della condizione femminile nella prima età moderna.
Attraverso le opere pittoriche, provenienti da prestigiose collezioni pubbliche, si affronta il tema dell’ingresso in convento come espediente economico adottato dalle famiglie dell’epoca per limitare la dispersione del patrimonio. I dipinti rivelano anche la realtà del mondo conventuale, la disperazione delle monache talora ma anche le strategie pensate per vivere la loro condizione al meglio, come il rapporto con la natura.
Un compendio grafico, con illustrazioni realizzate da Jacopo Vecchio e Amalia Mora, approfondisce i momenti meno noti della storia di Gertrude e il tema della malmonacazione in letteratura.
Nella sala della rotonda dell’Appiani, attraverso dei contributi video, viene ricostruito il processo che condannò la Monaca a essere “murata viva”.
I video – realizzati in collaborazione con la compagnia teatrale La Sarabanda – riportano le testimonianze più significative estratte dagli atti originali delle fasi processuali esposti lungo il percorso.
La mostra, accompagnata da un catalogo edito da Bellavite, è un progetto promosso dal Consorzio Villa Reale e Parco di Monza ed è prodotto e organizzato da ViDi in collaborazione con la Fondazione Gaiani e il Comune di Monza.