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Storie dell’Impressionismo in mostra a Treviso

Edouard Manet, Le rondini, 1874, olio su tela, cm 65 x 81. Zurigo, Stiftung Sammlung E.G. Bührle - Mostra Storie dell' Impressionismo
Edouard Manet, Le rondini, 1874, olio su tela, cm 65 x 81. Zurigo, Stiftung Sammlung E.G. Bührle

A Treviso, il Museo di Santa Caterina ospita, dal 29 ottobre al 17 aprile 2017, la mostra “Storie dell’ Impressionismo. I grandi protagonisti da Monet a Renoir, da Van Gogh a Gauguin“.
In esposizione 140 opere, quasi tutti dipinti, ma anche fotografie e incisioni a colori su legno, per raccontare le varie storie dell’ Impressionismo.

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Le opere esposte documentano non solo quel mezzo secolo che va dalla metà dell’Ottocento fino ai primissimi anni del Novecento, «ma anche – afferma Marco Goldin, curatore della mostra – quanto la pittura in Francia avesse prodotto, con l’avvento di Ingres a inizio Ottocento, nell’ambito di un classicismo che sfocerà, certamente con minore tensione creativa, nelle prove, per lo più accademiche, degli artisti del Salon. Quindi – continua Goldin – mettendo in evidenza quanto preceda l’ Impressionismo − e lo prepari anche come senso di reazione rispetto a una nuova idea della pittura − e quanto da quell’esperienza rivoluzionaria, e dalla sua crisi negli anni Ottanta, nasca e si sviluppi poi, fino a diventare pietra fondante del nuovo secolo ai suoi albori. Soprattutto con il magistero dell’ultimo Monet e dell’ultimo Cézanne, ai quali non a caso è dedicato il capitolo finale».

Ma le diverse sezioni della mostra non saranno mondi a se stanti e indipendenti, e invece la pittura accademica sarà spesso inserita quale contrappunto nelle sezioni stesse, così da far comprendere come il linguaggio nuovo dei giovani Impressionisti, e prima di loro dei pittori della scuola naturalistica di Barbizon, vivesse nel tempo stesso del Salon. Non dunque un prima e un poi, ma un’esperienza storica che si esprime in parallelo, e simultaneamente, nelle strade di Parigi.
Non è solo la pittura di Salon a essere messa in rapporto con l’ Impressionismo, ma entrano in gioco anche l’appena nata fotografia, soprattutto nell’ambito del paesaggio che rievoca il mare o la foresta di Fontainebleau e poi le celeberrime incisioni a colori su legno di Hiroshige e Hokusai.

La mostra è promossa da Linea d’ombra e Comune di Treviso.

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