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Gianni Berengo Gardin. Vera fotografia con testi d’autore – Caos di Terni

Gianni Berengo Gardin, Venezia, 2013-2015. Bacino San Marco, visto da via Garibaldi © Gianni Berengo Gardin/Courtesy Fondazione Forma per la Fotografia
Gianni Berengo Gardin, Venezia, 2013-2015. Bacino San Marco, visto da via Garibaldi © Gianni Berengo Gardin/Courtesy Fondazione Forma per la Fotografia

CAOS – Centro Arti Opificio Siri – di Terni ospita, dal 19 gennaio al 30 aprile 2017, la mostra ” Gianni Berengo Gardin. Vera fotografia con testi d’autore“.

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Le fotografie di Berengo Gardin hanno raccontato un’epoca, accompagnato e a volte costruito una visione. Si tratta di uno tra i più grandi maestri della fotografia italiana perché possiede il dono di riuscire sempre a sorprendere per la sua capacità di raccontare il nostro paese e il nostro tempo. Un vero interprete, un artigiano devoto, un compagno, un amante della fotografia intesa come documentazione attenta e mai banale della realtà.
In sessanta anni di carriera, la vita del fotografo è stata caratterizzata anche da molti incontri, che in un certo senso sono all’origine di questa mostra. Ciascuna delle foto esposte è, infatti, presentata da un protagonista dell’arte e della cultura, che ha commentato uno degli scatti scelti nell’immenso corpus fotografico di Gianni Berengo Gardin: amici, intellettuali, colleghi, artisti, giornalisti, registi, architetti. I loro testi, accostati a ciascuna delle 24 foto selezionate, permettono ancor di più di ragionare sul valore di testimonianza sociale ed estetica delle immagini.

I testi sono dei registi Marco Bellocchio, Alina Marazzi, Franco Maresco e Carlo Verdone, degli architetti Stefano Boeri, Renzo Piano e Vittorio Gregotti, degli artisti Mimmo Paladino, Alfredo Pirri, Jannis Kounellis; e poi della critica d’arte Lea Vergine e del saggista Goffredo Fofi, del sociologo Domenico De Masi, dei fotografi Ferdinando Scianna, Sebastião Salgado e del giovane emergente Luca Nizzoli Toetti, degli scrittori  Maurizio Maggiani e Roberto Cotroneo, dei giornalisti Mario Calabresi, Michele Smargiassi e Giovanna Calvenzi, di Peppe Dell’Acqua, psichiatra dell’equipe di Franco Basaglia, di Marco Magnifico, vicepresidente del FAI  e della street artist Alice Pasquini.

L’esposizione è, inoltre, arricchita da una proiezione di immagini tratte dall’archivio del fotografo. L’intera produzione e l’archivio di Gianni Berengo Gardin sono gestiti da Fondazione Forma per la Fotografia di Milano.

La mostra, accompagnata dal volume Vera fotografia pubblicato da Contrasto, è prodotta da Civita Mostre ed è promossa dal Comune di Terni in collaborazione con Indisciplinarte.

In occasione della mostra, sono in programma proposte didattiche – a cura di Coopsociale ACTL, Coopsociale ALIS e Indisciplinarte SRL – con la finalità di approfondire la teoria e la pratica fotografica dell’artista.

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