La Fondazione Arnaldo Pomodoro di Milano ospita, dal 30 marzo al 19 maggio 2017, la mostra di Anna-Bella Papp, artista di origine romena che vive e lavora ad Anversa, le cui opere consistono in sculture di argilla cruda che si collocano liberamente fra astrazione e figurazione.
L’iniziativa è uno degli appuntamenti ufficiali di “Art Week”, il programma promosso dal Comune di Milano in occasione di Miart.
Come afferma Simone Menegoi: «Le coordinate di Anna-Bella Papp si riassumono in poche parole: un materiale modesto – l’argilla cruda, associata più agli hobby che all’arte contemporanea – e un formato che si ripete pressoché uguale – formelle quadrate o rettangolari di pochi centimetri di spessore, presentate per lo più in orizzontale su dei tavoli. La gamma di variazioni che Papp riesce a produrre all’interno di limiti così ristretti è sorprendente: da una parte crea composizioni la cui essenzialità rimanda al confronto con la scultura astratta degli anni Trenta o con la scultura minimalista; al polo opposto troviamo bassorilievi che ritraggono, con precisione di dettaglio, volti e figure umane».
L’esposizione – prima di tre Project Room 2017, il cui progetto scientifico è curato da Simone Menegoi – presenta un nucleo di opere, tutte inedite per l’Italia, che si distinguono per il loro carattere spiccatamente figurativo: sono rilievi che riproducono volti e dettagli di corpi di operai edili e dei loro utensili, quasi frammenti di un fregio celebrativo contemporaneo del lavoro operaio, che suscitano domande sulle condizioni di lavoro svolto nelle nostre economie neo-liberali, sull’identità di chi lo svolge e sulla sua visibilità sulla scena sociale.
A queste opere, dotate di una particolare sfumatura di realismo, ne saranno accostate altre di carattere più astratto, nelle quali tuttavia è possibile cogliere riferimenti all’architettura.
Con l’iniziativa delle Project Room la Fondazione mette a disposizione di giovani artisti Under 40 i suoi spazi e le sue competenze in materia di ideazione e realizzazione di progetti artistici, promuovendo inoltre una serie di attività didattiche curate dal Dipartimento educativo per accompagnare anche i più piccoli alla scoperta dell’arte contemporanea.