HomeL'Italia nel mondoElisabetta Catalano, a Mosca una mostra dedicata alla fotografa romana

Elisabetta Catalano, a Mosca una mostra dedicata alla fotografa romana

Elisabetta CatalanoFino al 25 giugno 2017 rimane aperta al pubblico la mostra “Elisabetta Catalano. Testimonianze preziose“, allestita nelle sale del MAMM – Multimedia Art Museum di Mosca (ul. Ostozhenka 16).

L’esposizione, dedicata alla celebre fotografa italiana, si svolge nell’ambito del festival “Moda e Stile nella fotografia” e presenta, per la prima volta al pubblico russo, il lavoro della fotografa romana, che iniziò la sua carriera lavorando sul set “Otto e mezzo” di Fellini, come attrice e fotografa di scena.

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Elisabetta Catalano, prematuramente scomparsa nel 2015, ha raccontato con scultorea ed elegante nettezza il mondo dell’arte, della cultura, del cinema che ha animato Roma negli anni 70 e 80, offrendo la visione di un’epoca “formidabile”.
Nata a Roma nel 1944, ha collaborato con diverse testate tra cui “L’Espresso” e “Vogue“.

«Elisabetta Catalano – scrive Laura Cherubini – lavora con accanito perfezionismo, per fermarsi quando è certa di aver colto il carattere essenziale della persona».

La mostra in Russia è realizzata in collaborazione con l’Istituto Italiano di Cultura di Mosca.

Elisabetta Catalano ha vissuto e lavorato a Roma. La sua carriera inizia collaborando con Vogue Italia, Il Mondo e l’Espresso e tutta  la stampa italiana e straniera. Nel 1971 lavora a New York per Vogue America e a Parigi per Vogue Francia, fotografando per la moda personaggi dello spettacolo e della vita sociale. Il vero esordio della Catalano fotografa è sul set di 8 ½ di Fellini, in cui interpreta il ruolo della sorella di Anouk Aimée. Nel tempo libero sul set comincia a scattare con una vecchia macchina del padre foto che vengono pubblicate sull’Espresso e sul Mondo. In seguito Fellini la chiamerà a fotografare sul set di altri suoi film. Negli anni Settanta decide definitivamente di dedicarsi alla ritrattistica e fotografa nel suo  studio di Roma gli artisti più importanti dei movimenti di avanguardia. Di particolare rilievo infine  la sua lunga, continua collaborazione con Fabio Mauri, dai primi anni della sua attività fino agli ultimi giorni dell’artista, con fotografie di allestimenti teatrali, performances, proiezioni e opere.

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