HomeDesignMerano | Armando Ronca. Architettura del Moderno in Alto Adige

Merano | Armando Ronca. Architettura del Moderno in Alto Adige

Armando Ronca, Edificio residenziale multipiano con albergo e negozi, Bolzano, 1952-1954. Foto Werner Feiersinger
Armando Ronca, Edificio residenziale multipiano con albergo e negozi, Bolzano, 1952-1954. Foto Werner Feiersinger

Merano Arte – Edificio Cassa di Risparmio, Merano (BZ) – ospita, dal 15 ottobre 2017 al 14 gennaio 2018, una mostra che presenta in modo organico le opere di Armando Ronca (Verona, 1901 – Bolzano 1970), architetto che, nel corso di 35 anni di attività, ha realizzato oltre 30 edifici che hanno letteralmente plasmato il volto di Bolzano e Merano.

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L’esposizione, curata da Andreas Kofler e Magdalene Schmidt, analizza il lavoro di Armando Ronca attraverso un’ampia documentazione fotografica realizzata da Werner Feiersinger, e una serie di documenti storici – fotografie, copie di piantine, prospettive e sezioni – suddivisi per decennio di realizzazione.

Una sezione della mostra sarà interamente dedicata al complesso Eurotel di Merano, mentre un documentario realizzato da Daniel Mazza e Giuseppe Tedeschi e uno a cura di Susanne Waiz e Carolina Rigoni focalizzeranno l’attenzione sui progetti dell’architetto, gettando uno sguardo anche sugli aspetti privati della sua vita, per tracciarne un ritratto inedito.

Accanto all’attività svolta in Alto Adige, Armando Ronca ha condotto uno studio a Milano ed è stato attivo a livello nazionale con prestigiosi progetti, quali ad esempio la sede del quotidiano Alto Adige (ex La Provincia di Bolzano), la catena di edifici Eurotel, la Chiesa di San Pio X a Bolzano e la seconda ristrutturazione e l’ampliamento dello stadio Giuseppe Meazza di Milano San Siro.

In occasione della mostra verrà pubblicato un ampio catalogo di documentazione realizzato sotto la direzione scientifica di Jörg Stabenow e foto di Werner Feiersinger e con il contributo di Andreas Kofler, Massimo Martignoni, Giorgio Mezzalira, Magdalene Schmidt, Luigi Scolari e Jörg Stabenow, edito da Park Books.

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