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Splendori in bottega. Gli smalti dello Studio del Campo – Mostra a Nova Milanese

Splendori in bottega. Gli smalti dello Studio del CampoA Villa Vertua Masolo a Nova Milanese (MI), fino al 26 novembre 2017, è aperta al pubblico la mostra “Splendori in bottega. Gli smalti dello Studio del Campo 1957-1997“.

L’esposizione è dedicata alla bottega di smaltatori Studio del Campo, attiva a Torino. Un gruppo di quattro artisti-artigiani (Virgilio Bari e Lidia Lanfranconi, Euclide Chiambretti e Bianca Tuninetto) uniti nel lavoro e nella vita, e che hanno saputo confrontarsi con le esperienze artistiche a loro contemporanee e allo stesso tempo con il disegno industriale che si stava affermando nella metà degli anni ’50, raggiungendo esiti originali e unici nel panorama italiano del secondo Novecento.

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In mostra più di 150 opere documentano gran parte della loro produzione che spazia da oggetti per l’arredamento di interni ad opere di arte sacra, a sculture e manufatti decorativi.

Gli accessori e i complementi d’arredo vanno da piatti, ciotole e vasi, oggetti d’uso, senza dimenticare la serie di oggetti bicromi realizzati su disegno di Gio Ponti nel 1957. In questo ambito Studio del Campo, e nelle opere più strettamente decorative, usa uno stile definito e compiuto, caratterizzato da una linea capace di valorizzare il disegno e la consistenza luminosa, attraverso le finissime linee graffite che rivestono di chiaroscuri le superfici, e gli smalti monocromi che ne fanno esplodere la brillantezza e il risalto nello spazio.

Le opere sacre e le sculture invece sono caratterizzate dalla rappresentazione di un’umanità che lotta per la sopravvivenza quotidiana, visibile anche nelle proposte più astratte: in una prima fase viene usata la giustapposizione di piani per la costruzione di scene complesse, dinamiche e plastiche, per poi passare, tra la fine degli ani ’70 e i primi ani ’80 a effetti che guardano più al dinamismo di matrice futurista, virando più verso l’astrazione con una riduzione delle superfici smaltate a favore dell’utilizzo dell’acciaio.

Studio del Campo rappresenta anche la storia condivisa di un’amicizia e di una passione che portò i quattro torinesi a conoscersi nei primi anni ‘50 presso la “Comunità Artistica Torino”di Idro Colombi, da cui poi si distaccarono nel 1955 per fondare la propria bottega. La Triennale di Milanoli tenne a battesimo nel 1957 e da quel momento fino al 1997 numerosi furono gli architetti, i designer, gli artisti, i critici e le gallerie d’arte con cui la bottega entrò in relazione: Gio Ponti, Toni Cordero, Romano Rui, Nanni Valentini, Bruno Munari, Filippo Scroppo, solo per citarne alcuni e molte le gallerie in cui esposero tra cui Martina, Il Sestante, Bosisio Arte. Parteciparono a tre edizioni della Triennale di Milano, a tutte le più grandi fiere campionarie e di arredamento italiane ed europee; esposero in Giappone enegli Stati Uniti; ricevettero anche grandi committenze pubbliche, tra cuil’incarico della decorazione delle cabine di prima classe degli ultimi transatlantici italiani, le turbonavi Michelangelo e Raffaello, nel 1963.

La mostra è stata realizzata da C.K.I Italia (Creativ-Kreis-International), in collaborazione con il Comune di Nova Milanese, l’Associazione Culturale Impronte e con il patrocinio della Provincia Monza Brianza e dell’Associazione DcomeDesign.

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