Al Forte di Bard, in Valle d’Aosta, dal 3 febbraio al 17 giugno 2018 resterà aperta al pubblico la mostra “Luci del Nord. Impressionismo in Normandia ”, curata da Alain Tapié.
In esposizione più di settanta opere che raccontano, in un progetto inedito ed originale, la fascinazione degli artisti per la Normandia, territorio che diventa microcosmo naturale generato dalla forza della terra, del vento, del mare e della nebbia. Un paesaggio naturale dotato di una propria ‘fisicità’ vera e vibrante.
I dipinti provengono dall’Association Peindre en Normandie di Caen, dal Museo del Belvedere di Vienna, dal Musée Marmottan di Parigi e dal Musée Eugène Boudin di Honfleur e recano la firma di autori come Monet, Renoir, Bonnard, Boudin, Corot, Courbet, Daubigny, ma anche – e non solo – Delacroix, Dufy, Gericault.
La Normandia ha esercitato una irresistibile forza di attrazione tra gli artisti del XIX secolo, a partire dalla scoperta che ne fecero i pittori e gli acquarellisti inglesi che attraversarono la Manica per studiare il paesaggio, le rovine e i monumenti in terra francese.
L’attitudine degli artisti inglesi a dipingere ‘dal vero’, immersi nella natura e non più nel chiuso dei propri atelier, a cogliere l’immediatezza e la vitalità del paesaggio naturale ha costituito un modello ed è stata fonte di ispirazione per intere generazioni successive della pittura francese.
Gli artisti inglesi parlano della Normandia, della sua luce nordica, dell’esperienza visuale che nasce dall’incontro con una natura piena di forza e di contrasti.
A poco a poco Honfleur, Le Havre, Rouen diventano luoghi di incontro e di intensa creazione artistica di pittori ‘parigini’ come Corot, Courbet, Boudin. In questo ambiente affondano le loro radici quelli che diventeranno i principali movimenti d’avanguardia del Novecento, dall’Impressionismo ai Fauves.
La mostra racconta la nascita, a partire dai primi decenni dell’Ottocento, della pittura di impressione, che darà vita al movimento dell’Impressionismo così come lo conosciamo, e successivamente al post impressionismo e ai principali movimenti delle avanguardie artistiche del Novecento che utilizzano il colore come strumento principale di espressione.
Una mostra, dunque, che racconta lo strenuo impegno degli artisti di restituire – semplicemente con tela e colori e tela – la verità di ciò che i loro occhi vedevano nel momento stesso in cui ciò accadeva.
La mostra è promossa dall’Associazione Forte di Bard con la collaborazione di Ponte Organisation für kulturelles Management GmbH di Vienna ed è corredata da un catalogo edito dal Forte di Bard.