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Il Rinascimento di Gaudenzio Ferrari

Gaudenzio Ferrari: Stigmate di San Francesco, tavola, cm 187,8 x 153,5, 1515-1517 c.a., Pinacoteca di Varallo (VC). Foto di Mauro Magliani, Barbara Piovan, Marco Furio Magliani
Gaudenzio Ferrari: Stigmate di San Francesco, tavola, cm 187,8 x 153,5, 1515-1517 c.a., Pinacoteca di Varallo (VC). Foto di Mauro Magliani, Barbara Piovan, Marco Furio Magliani

Tre città del Piemonte – Varallo Sesia (Pinacoteca e Sacro Monte), Vercelli (L’Arca) e Novara (Broletto)– ospitano le opere di Gaudenzio Ferrari in una mostra aperta al pubblico dal 24 marzo al 1 luglio 2018. Per la sede di Varallo è prevista la proroga fino al 16 settembre 2018.

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L’esposizione si estende, anche, in chiese ed edifici delle città e del territorio, dove sono presenti affreschi e altre opere del Maestro.

Gaudenzio Ferrari è un artista che nel Cinquecento venne ritenuto da Giovanni Paolo Lomazzo – insieme a Mantegna, Michelangelo, Polidoro da Caravaggio, Leonardo, Raffaello e Tiziano – uno dei sette “Governatori” nel “Tempio della Pittura”.

«Questa mostra rappresenta una delle maggiori operazioni culturali promosse dalla Regione Piemonte negli ultimi anni – dichiara Antonella Parigi, assessore alla Cultura e al Turismo della Regione Piemonte -. Un’esposizione di valore, capace di riunire l’opera di un grande artista e di creare nuovi contenuti, e che potrà valorizzare un territorio ricco di un importante patrimonio storico e artistico».

«Il percorso di Gaudenzio Ferrari, nonostante gli studi passati e recenti, è ancora ricco di incognite – affermano i curatori -. Un’esposizione ampia delle sue opere permetterà di scandire meglio cronologicamente la sua carriera, di risolvere alcuni problemi di autografia e di ottenere nuove informazioni sulle modalità di lavoro di Gaudenzio. Nella mostra non saranno presenti solo sue opere ma anche dei suoi contemporanei: sia degli artisti che per lui sono stati importanti come Perugino, sia di chi sulla sua lezione si è formato».

A concedere le opere di Gaudenzio Ferrari e degli artisti “di confronto” sono istituzioni territoriali quali la Diocesi di Novara, la Galleria Sabauda, Palazzo Madama – Museo Civico d’Arte Antica e l’Accademia Albertina di Torino ed importanti musei italiani e stranieri. Tra questi ultimi il Louvre, il Ringling Museum of Art di Sarasota, lo Städel Museum di Francoforte, il Szépművészeti Múzeum di Budapest, oltre che storiche collezioni private.

Nelle tre sedi il pubblico può ammirare quasi un centinaio di dipinti, sculture e disegni. In ciascuna sezione sono presentate, in ordine cronologico, le opere di Gaudenzio Ferrari, dei suoi contemporanei e dei suoi seguaci. A Varallo sarà affrontato il primo tratto della carriera dell’artista: dagli anni di formazione alle prove del Sacro Monte; a Vercelli la stagione della maturità; a Novara gli anni estremi, dove il pittore è soprattutto attivo sulla scena milanese tra la marea montante del Manierismo.

A integrare il percorso espositivo saranno le “opere immobili” presenti nelle diverse aree territoriali: i cicli di affreschi e le statue, opportunamente valorizzati in loco.

Il Rinascimento di Gaudenzio Ferrari” è un progetto promosso e sostenuto dall’Assessorato alla Cultura e al Turismo della Regione Piemonte.
L’esposizione è curata da Giovanni Agosti e Jacopo Stoppa con la supervisione di Gianni Romano.
L’organizzazione è affidata all’Associazione Abbonamento Musei.it insieme al Comune e Pinacoteca di Varallo e ai Comuni di Novara e Vercelli.

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