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Le opere di Barry X Ball in mostra a Villa Panza di Varese

Barry X Ball, One of Twelve Identical Units 1987-88, Courtesy of The ArtistVilla Panza, Bene del FAI – Fondo Ambiente Italiano a Varese, in collaborazione con il Castello Sforzesco di Milano, presenta in occasione di MiArt, Fiera d’Arte Moderna “The End of History”, mostra personale di Barry X Ball, che resterà aperta al pubblico dal 12 aprile al 9 dicembre 2018.

L’esposizione, curata da Anna Bernardini e Laura Mattioli, presenta 55 opere dagli anni ‘80 a oggi, in un excursus che parte dai primi lavori a fondo oro, piccoli oggetti preziosi riduttivi e luccicanti che riecheggiano icone religiose e pale d’altare, e giunge ai carismatici recenti Portraits fino alla sezione dei Masterpieces, in un percorso che si snoda dalle sale del primo piano della Villa al nuovo spazio delle Rimesse per le Carrozze.
In contemporanea, il Castello Sforzesco inaugura un’inedita Pietà (2018), omaggio dell’artista alla celebre opera michelangiolesca conservata dal 2015 nel nuovo Museo della Pietà Rondanini.

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Nelle sue opere, realizzate con metalli, marmi, alabastri, onici e lapislazzuli, Barry X Ball insegue, sulle superfici e nei volumi, l’utopia di una materia dominata e al tempo stesso sublimata, unendo la progettazione virtuale e la modellazione al computer con l’intaglio e la levigatura dei dettagli a mano. Scansionare e stampare in 3D una scultura esistente significa per lui affrontare il tema dell’oggettività e della serialità intesa come copia e superarlo attraverso la materia, elemento naturale incontrollabile e unico nel suo aspetto finale: Barry X Ball crea così un’opera autonoma nell’immagine e nel pensiero.

In dialogo con la Collezione permanente e l’architettura della Villa saranno esposti una serie di ritratti policromi colmi di pathos realizzati con materie prime sofisticate, in un raffinato equilibrio con gli arredi e le opere collezionate da Giuseppe Panza. Nei Portraits, il soggetto reale e quello rappresentato raccontano diverse soggettività e differenti espressioni, mostrando che al di là della riproducibilità tecnica emerge un’inevitabile e pregnante unicità come appare già nel ritratto di Laura Mattioli (2000-2005), a lui presentata da Giuseppe Panza, o in Matthew Barney Dual-Dual Portrait (2000-2007) doppio ritratto dell’artista in onice messicana bianca e rossa.

La mostra prosegue con l’esposizione dei Masterpieces, sculture imponenti e preziose, che reinterpretano le opere del passato creando nuove immagini più sintetiche e universali, più plastiche e sensuali, più autonome e armoniche. È l’innovazione concettuale e tecnologica che rivisita in chiave contemporanea i capolavori della storia dell’arte: esempio assoluto ne è Sleeping Hermaphrodite, realizzata in marmo nero belga.

La sezione dei Masterpieces proporrà l’inedita Pietà che per iniziativa del Comune di Milano – Cultura e della Soprintendenza Castello, Musei Archeologici e Musei Storici verrà installata a cura del Soprintendente del Castello, Claudio Salsi, e di Laura Mattioli presso la Sala degli Scarlioni del Museo di Arte Antica. In dialogo con la Pietà, che è l’opera più recente, sempre al Castello è ambientato lo Pseudogroup of Giuseppe Panza (1998 -2001).

A Villa Panza un video di approfondimento sulle innovative tecniche dell’artista arricchirà il percorso espositivo. In particolare sarà analizzata l’esecuzione del ritratto di Giovanni Paolo II, opera inedita in argento realizzata ed esposta per la prima volta appositamente per la mostra, a testimonianza delle nuove ricerche dell’artista.

La mostra è patrocinata dalla Regione Lombardia, dalla Provincia di Varese e dal Comune di Varese.

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