HomeMostre ed EventiHELP, l'installazione di Maria Cristina Finucci ai Fori Imperiali

HELP, l’installazione di Maria Cristina Finucci ai Fori Imperiali

HELP the Ocean - Maria Cristina Finucci

Dal 9 giugno al 29 luglio 2018 l’installazione luminosa “HELP The Ocean”, opera dell’artista Maria Cristina Finucci, posta sui resti della Basilica Giulia nel Foro Romano, rivolgerà a turisti e cittadini romani un grido d’allarme sullo stato del nostro pianeta.

L’opera fa parte del ciclo, iniziato dall’artista nel 2013, con la fondazione di un nuovo Stato Federale, il Garbage Patch State, il secondo Stato più vasto al mondo con i suoi 16 milioni di kmq, che comprende le cinque principali “isole” di plastica presenti negli oceani.

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L’opera formata da un insieme di gabbioni in rete metallica, rivestiti da un ricamo di sei milioni di tappini di plastica colorati, vuole simulare un ritrovamento archeologico che potrebbe essere un giorno emblematico della nostra era, ribattezzata quindi come l’ “età della plastica”.
Si tratta di un enigmatico impianto architettonico che richiama la sintassi costruttiva dell’architettura antica romana, ma il cui materiale da costruzione non è la pietra, bensì la plastica. Solo da una visione dall’alto però si potrà notare che questa peculiare costruzione forma le quattro lettere della parola HELP, la richiesta di aiuto di un’intera epoca storica, la nostra, finalmente conscia del proprio avviato processo di autodistruzione.
Di notte la gigantesca scritta si illumina ed è visibile anche da via dei Fori Imperiali.

«HELP è un grido d’allarme – afferma Maria Cristina Finucci – che non si limita alla pur importante questione ambientale, ma pone al centro l’individuo e l’intera vita sul pianeta, in cui l’ambiente è legato indissolubilmente alle risorse naturali, alla salute, all’alimentazione, alla povertà, alle disuguaglianze, ai diritti umani, alla pace».

«L’inquinamento dei mari e degli oceani del nostro Pianeta è un problema gravissimo – dichiara la Sindaca di Roma Virginia Raggi -. Non possiamo girare lo sguardo davanti a questo spaventoso disastro ambientale. Roma, la Città Eterna, ospita nel suo cuore archeologico, i Fori Imperiali, l’opera “Help the Ocean” di Maria Cristina Finucci che vuole sensibilizzare tutti sul tema dell’inquinamento dei mari, purtroppo avvelenati dalla plastica e dai rifiuti. L’ 8 giugno, Giornata mondiale degli oceani, il Campidoglio si illuminerà di notte con le immagini dell’installazione artistica ripresa dall’alto. L’acqua è la più preziosa delle nostre risorse naturali e dobbiamo difenderla e preservarla».

Il progetto è promosso dal Parco Archeologico del Colosseo e sostenuto dalla Fondazione Bracco.

Maria Cristina Finucci

Artista, architetto e designer. Laureata all’Università degli Studi di Firenze, ha vissuto e lavorato a Mosca, New York, Parigi, Bruxelles, Madrid ed attualmente a Roma.
La sua ricerca artistica, iniziata da giovanissima, è passata attraverso la pittura, la scultura, l’architettura, il design, la video arte, la postproduction di film per arrivare a sintetizzarsi in una forma di arte transmediale che nell’immediato si concretizza nella serie Wasteland.
Quest’opera che comprende tutte le azioni “del Garbage Patch State” – lo Stato da lei fondato nel 2013 – nel mondo, non solo risponde ad un impegno etico di salvaguardia dell’ambiente, ma configura una forma d’arte innovativa coerente al cambiamento epocale a cui assistiamo.
Wasteland ha iniziato il suo percorso all’ UNESCO a Parigi per continuare poi, con installazioni pubbliche monumentali, a Venezia (in occasione della Biennale Arte 2013), Madrid (ARCO 2014), Roma (Museo MAXXI 2014), NYC (ONU Palazzo di Vetro 2015), Milano (EXPO in the City 2015, Fondazione Bracco), Parigi (Cop 21, New York Times) e a Mozia e Trapani (Fondazione Whittaker 2016).
Nel 2014 Maria Cristina Finucci ha ricevuto la “Mela d’Oro” del XXVI Premio Bellisario ed il premio “Civiltà dell’Acqua” della Fondazione Benetton.
Alcune delle sue opere sono in collezioni permanenti tra le quali quella della Fondazione Bracco, della Camera dei Deputati, del Museo di Arte Contemporanea di Lucca.

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