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Cracking Art. Arte rigenerante

Cracking ArtCracking Art. Arte rigenerante è un progetto di arte pubblica per la Fortezza di Acquaviva Picena e il Giardino “Nuttate de Lune” di San Benedetto del Tronto (AP) che si può ammirare fino al 30 settembre 2018.

Un’invasione pacifica e colorata di animali fuori scala occupa gli spazi della suggestiva Fortezza del Comune di Acquaviva Picena e uno stormo di rondini sosta nel Giardino “Nuttate de Lune” a San Benedetto del Tronto, coinvolgendo lo spettatore in una favola contemporanea dall’estetica pop che invita a riflettere su tematiche universali come la memoria, la natura e l’ambiente.

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Il collettivo artistico Cracking Art si distingue per le sue grandi installazioni esclusivamente popolate da animali interamente prodotti con plastica rigenerata, testimonianza dell’impegno sociale e ambientale di questo movimento artistico.

Cracking Art festeggia quest’anno un importante traguardo: i suoi primi 25 anni che ha deciso di celebrare con una nuova opera – l’elefante – e una serie di installazioni che fanno leva sulla memoria e che prenderanno il via proprio dalle Marche.

Così due elefanti blu a grandezza naturale, che simboleggiano il ricordo, presidiano la maestosa Fortezza medievale di Acquaviva Picena: uno appoggia il capo, sede della sua prodigiosa memoria, sulla Torre della Fortezza per acquisirne le storie in una immaginaria trasmissione di pensiero e al contempo per tutelarne l’esistenza con il suo sostegno; il secondo invece, a disposizione del pubblico, è il custode delle storie di tutti i visitatori che vanno a creare una nuova memoria collettiva e che, attraverso i social, comporranno immagini e testimonianze di chi, appoggiando il capo su quello dell’elefante, vorrà trasmettere un messaggio di cambiamento e rigenerazione.

Su tutta la cinta muraria invece un branco di Lupi placidi, i guardiani, presidiano simbolicamente la memoria collettiva, mentre nel cortile un esercito pacifico e multicolore di Suricati, l’animale sentinella per eccellenza, vigila sul pozzo da cui fuoriesce un grande zampillo d’acqua, per ricordarci che la siccità, il surriscaldamento della crosta terrestre e i cambiamenti climatici che ne conseguono sono i temi fondamentali da cui partire per ripensare il futuro. Infine nel Giardino “Nuttate de Lune”, a San Benedetto del Tronto, uno stormo di grandi rondini si riposa sull’area verde che sorge accanto la foce del fiume Albula per riappropriarsi di un nido che vuole essere collettivo e condiviso.

La mostra, curata da Stefano Papetti, Elisa Mori e Giorgia Berardinelli, è nata da un’idea dell’Associazione culturale Verticale d’Arte, promossa e organizzata da quest’ultima in collaborazione con il Comune di Acquaviva Picena e con il Comune di San Benedetto del Tronto, ed è patrocinata dal Ministero dei Beni Culturali, dall’ENIT – Agenzia Nazionale del Turismo, dalla Regione Marche e dalla Provincia di Ascoli Piceno.

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