HomeMostre ed EventiDiego Marcon, alla Triennale di Milano la mostra "La miserabile"

Diego Marcon, alla Triennale di Milano la mostra “La miserabile”

Diego Marcon, Ludwig, 2018Video, animazione CGI, colore, suono, loopProdotto da Fondazione Museo MAXXI / MAXXI Bvlgari Prize 2018Courtesy l’artista e Ermes­Ermes, ViennaStill da videoLa Triennale di Milano presenta, dal 20 luglio al 26 agosto 2018, la mostra personale dell’artista Diego Marcon dal titolo La miserabile, a cura di Edoardo Bonaspetti.

Vivere è miserabile e non risparmia nessuno. Forse è questa la ragione per cui, l’artista decide di trasformare lo spazio dell’Impluvium della Triennale di Milano in una camera silenziosa e perturbante.

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La miserabile è una condizione esistenziale, uno stato d’animo e una scena che prende forma a partire da un nucleo figurativo centrale: un capezzale su cui riposa, malata, una figura femminile. Attorno, decine di personaggi vegliano il suo corpo, affaccendati in piccole ed enigmatiche azioni. L’immagine della fanciulla moribonda, topos della rappresentazione sentimentalista, è definita attraverso i caratteri dell’illustrazione infantile e del cartone animato, in un’atmosfera opaca e di torpore da cui si sviluppano altre rappresentazioni.

L’ambiente è essenziale, accentua la carica emotiva del lavoro e circoscrive uno spazio di nevrosi e febbrile chiusura in sé, in cui i personaggi che popolano il mondo di Marcon – i miserabili, appunto – sono ineluttabilmente e indefinitamente prigionieri. Isolate e nella penombra, quasi Marcon le volesse tenere al riparo da sguardi inopportuni, le figure si offrono allo spettatore in uno luogo di contemplazione, invitandolo a indugiare sulle diverse azioni arrestate in una posa.

L’artista, in questa occasione, supera i formati dell’immagine in movimento a cui si è dedicato nei suoi più recenti progetti, per operare una sperimentazione sulla potenza evocativa di ciò che non è immediatamente visibile, di quanto appare ambivalente, probabilmente patetico, ai limiti dell’immagine e dell’esistenza.

«Patetica è per me la condizione umana e il suo perseverare nel trascinare se stessa come proprio fardello – dichiara Diego Marcon -. È per questo che i miei personaggi sono esausti».

Diego Marcon è nato a Busto Arsizio (Italia) nel 1985.Nel 2006 si diploma come montatore cinetelevisivo presso la Scuola Civica di Cinema, Televisione e Nuovi Media di Milano e nel 2012 consegue la laurea in Arti Visive e dello Spettacolo all’Università IUAV di Venezia. Nel 2012 è fra i vincitori del XXIV Premio Nazionale Arti Visive Città di Gallarate del MA*GA, nel 2013 del Menabrea Art Prize e nel 2015 della prima edizionedel Premio Club GAMeC. Nel 2017 è invitato da AMACI alla quinta edizione del progetto “Museo Chiama Artista” ed è tra i finalisti del MAXXI Bvlgari Prize 2018. I suoi lavori sono stati proiettati in film festival in Italia e all’estero.

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