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Roma | Dream. L’arte incontra i sogni al Chiostro del Bramante

Tatsuo Miyajima, Time Sky, 2018, LED, IC, filo elettrico, 474x315 cm, Courtesy: Tastuo Miyajima - Mostra Dream
Tatsuo Miyajima, Time Sky, 2018, LED, IC, filo elettrico, 474×315 cm, Courtesy: Tastuo Miyajima

Al Chiostro del Bramante di Roma, dal 29 settembre 2018 al 5 maggio 2019, è aperta al pubblico la mostra “Dream. L’arte incontra i sogni“, a cura di Danilo Eccher.

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Dream è un percorso allegorico verso la parte più segreta dell’animo umano; attraverso l’idea di viaggio viene sviluppato il tema del sogno che costituisce il canale o “la strada reale”, secondo il pensiero di Sigmund Freud, per entrare in contatto con l’inconscio e la dimensione spirituale.

La mostra affronta il sogno come elemento di riflessione, di scoperta, come espressione privata, come porta d’accesso allo spazio più profondo dell’animo.
A opere site-specific si alternano lavori ripensati per gli spazi del Chiostro del Bramante, in una successione che diviene un unico grande racconto, anche grazie al coinvolgimento diretto degli artisti.

Un percorso espositivo immaginato come un’esperienza che conduce il pubblico dalle zone più in ombra alla dimensione meditativa, fino agli spazi celesti dell’anima.

Dream – Le opere

Due imponenti volti femminili dagli occhi chiusi si fronteggiano e accompagnano nell’onirico (J. Plensa); un uomo disteso a terra sotto uno sconfinato cielo stellato (A. Kiefer); una stanza invasa da fasci di sterpi (M. Merz); nella confusione si perdono i punti di riferimento ma su una duna di sabbia è incastonata una piccola bussola (G. Anselmo); dall’immersione della natura si intravedono luci e ombre di figure danzanti (C. Boltanski); una misteriosa creatura fatta di piume serpeggia come una temibile Demogorgone (K. MccGwire); una passerella conduce in fila oltre un albero sradicato e sospeso (H. Håkansson) attraverso lievi indumenti di seta trafitti da innumerevoli spilli e ricordi (D. Salcedo) fino a sculture di legno, ferro e ossa (C. Costa); la natura spaventa ma a volte soccorre con la pacatezza dei suoi elementi, tra cenere e riso (W. Laib), altre volte si mostra nella sua grandiosità con maestosi e nobili alabastri (A. Kapoor).
Si esce dalle tenebre per aspirare a una nuova dimensione, una pioggia d’oro rasserena (T. Tane), mentre suoni e immagini ridonano la dimensione del cosmo (R. Ikeda); la purificazione avviene attraverso l’acqua (B. Viola); il viaggio prosegue attraverso una soffice caverna fatta di lana e pitture rupestri (A. Kehayoglou) e dalla natura rigogliosa della Patagonia ci si ritrova improvvisamente in una dimensione labirintica, astratta e geometrica (P. Kogler).
Nel sogno vivono aperture spazio-temporali capaci di estraniare (T. Miyajima); il letto è uno dei luoghi del sogno, dormire come accesso ad altre dimensioni (L. Ontani); il sogno è colori tra dolcezza e armonia (E. Spalletti); il sogno è luce e profondità che incanta e lascia intravedere l’infinito (J. Turrell).

Completano il progetto le parole dello scrittore Ivan Cotroneo, ispirate alle opere degli artisti protagonisti di Dream e interpretate da 14 attori italiani (Valeria Solarino, Alessandro Preziosi, Cristiana Capotondi, Alessandro Roja, Valentina Cervi, Angela Baraldi, Brando Pacitto, Simona Tabasco, Giulia Bevilacqua, Giuseppe Maggio, Isabella Ferrari, Marco Bocci, Matilda de Angelis, Matteo Giuggioli) che accompagnano il pubblico in mostra attraverso un’audioguida.

Dream completa la trilogia curata da Danilo Eccher per Chiostro del Bramante, iniziata con Love (2016), proseguita con Enjoy (2017). Tre grandi mostre dedicate alle più intime emozioni dell’uomo, rappresentate grazie alle tante poetiche dell’arte contemporanea.

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