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Avanguardie in Germania in mostra a Parma

Otto Dix, Leonie, 1923, Litografia a colori, © Von der Heydt-Museum Wuppertal / Photo: Antje Zeis-Loi, Medienzentrum Wuppertal - Mostra Dall’Espressionismo alla Nuova Oggettività. Avanguardie in Germania
Otto Dix, Leonie, 1923, Litografia a colori, © Von der Heydt-Museum Wuppertal / Photo: Antje Zeis-Loi, Medienzentrum Wuppertal

Dall’Espressionismo alla Nuova Oggettività. Avanguardie in Germania” è il titolo della mostra che, dal 10 novembre 2018 al 24 febbraio 2019, resterà aperta al pubblico a Palazzo del Governatore di Parma.

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In esposizione 40 opere dei maggiori rappresentanti di queste correnti culturali e artistiche, sviluppatesi in Germania nella prima metà del Novecento, provenienti dal Von der Heydt-Museum di Wuppertal (Germania), che ospita una delle più imponenti collezioni dell’Espressionismo tedesco e delle tendenze artistiche del periodo dopo la prima guerra mondiale, come la Nuova Oggettività (Neue Sachlichkeit) e le diverse forme di Costruttivismo e Razionalismo.

Il percorso espositivo si sviluppa in due sezioni.
La prima si concentra sull’Espressionismo tedesco, presentando opere paradigmatiche per lo più provenienti dalla cerchia dei gruppi di artisti del Die Brücke (Il Ponte) di Dresda, quali Ernst Ludwig Kirchner, Erich Heckel, Otto Mueller, Emil Nolde, Karl Schmidt-Rottluff, del Der Blaue Reiter (Il Cavaliere azzurro) di Monaco, tra cui Vassilj Kandinsky, Franz Marc, Alexej von Jawlensky, August Macke e di Der Sturm, la rivista d’arte e galleria con base a Berlino, con autori quali Oskar Kokoschka, Heinrich M. Davringhausen, Max Beckmann, Carl Grossberg.

La seconda offre la visione dei cambiamenti estetici negli anni del primo dopoguerra, quando artisti quali Karl Hofer, Eberhard Viegener, Otto Dix, Max Ernst, Jankel Adler, rappresentanti della Nuova Oggettività (Neue Sachlichkeit), hanno creato una nuova atmosfera artistica che riflette la disillusione della generazione che ha vissuto la guerra e la conseguente perdita di vite umane, la distruzione di città europee, la presa di potere delle macchine sia durante gli anni della guerra che nei primi anni ’20, ovvero nell’epoca della modernizzazione e della razionalizzazione della produzione, della vita, della società.

La mostra è stata inserita tra gli eventi dell’Anno europeo del patrimonio culturale 2018, promosso dal Parlamento Europeo e dal Consiglio dell’Unione Europea, coordinato dal MiBAC – Ministero per i beni e le attività culturali.

L’evento espositivo è organizzato da Solares Fondazione delle Arti, in collaborazione con il Von Der Heydt-Museum di Wuppertal, con il contributo del Comune di Parma, col sostegno di Iren e di CePIM – Interporto di Parma.

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