HomeTelevisioneSapiens, puntata dedicata al tema dell'evoluzione dell'uomo

Sapiens, puntata dedicata al tema dell’evoluzione dell’uomo

Mario Tozzi, Sapiens – Un solo pianeta

Nella seconda puntata di “Sapiens – Un solo pianeta“, il nuovo programma di divulgazione scientifica di Rai3 in onda sabato 23 marzo 2019 alle ore 21.40 il ricercatore Mario Tozzi proverà a rispondere ad alcune domande legate al tema dell’evoluzione dell’uomo.

Chi sono i Sapiens? Da dove vengono? Cos’è e quando è avvenuto il “Grande Balzo in Avanti” che ha permesso loro di imporsi a tutti gli animali e a dominare la natura fino a trasformarla? La crisi ambientale di oggi ha radici antiche quanto l’uomo? Siamo stati i più forti o i più fortunati? Che ruolo hanno avuto l’immaginazione, l’arte, la religione?

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Per provare a rispondere a questi e altri interrogativi, Mario Tozzi sarà a Malta, tra i templi megalitici più antichi del mondo, testimonianza di una antica civiltà dedicata alla Dea Madre, e poi nella grotta magica di Chauvet, in Francia, per interpretare i dipinti più antichi del mondo e scoprire che Picasso si è ispirato ai pittori del Paleolitico.

Parallelo al suo racconto sul campo Sapiens presenta una straordinaria ricostruzione visiva e scientifica, un vero e proprio film del cammino fatto dagli antenati dell’uomo a partire da 7 milioni di anni fa. L’attuale crisi ecologica del mondo ha radici molto più antiche di quanto appaia. E poi lo Sciamano italiano di Fumane, il mistero di Gobekli Tepe, il più antico luogo di culto sinora trovato, gli scimpanzé più intelligenti dell’uomo, i lemuri che si drogano, le piante che “vedono”.

Nel corso della puntata interverranno grandi studiosi come il filosofo dell’evoluzione Telmo Pievani, il neurobiologo dei vegetali Stefano Mancuso, e l’etologa Elisabetta Visalberghi. Il genetista Guido Barbujani, che da anni si occupa della biodiversità umana, sarà protagonista di un esperimento scientifico a sfondo sociale compiuto con gli studenti del Liceo Ariosto di Ferrara che dimostra non solo quanto la classificazione delle razze umane basata su elementi visivi sia tutt’altro che attendibile, ma anche che quella compiuta attraverso l’analisi del DNA non abbia alcun elemento che permetta di teorizzare l’esistenza stessa delle razze.

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