Su Rai3 il film documentario “1969 L’Italia vista dalla Luna”, prodotto da Mad7 con Rai Cinema e Rai Teche, in onda sabato 20 luglio 2019 alle ore 23.55.
La notte tra il 20 e il 21 luglio 1969 è, per molti, una notte insonne: 900 milioni di spettatori nel mondo rimangono incollati al video per guardare il primo sbarco dell’uomo sulla Luna e la storica passeggiata di Neil Armstrong e “Buzz” Aldrin, nella missione Apollo 11. In Italia sono oltre 20 milioni i telespettatori che seguono la prima maratona televisiva della Rai: 28 ore durante le quali dallo Studio 3 di Via Teulada conducono Andrea Barbato, Tito Stagno e Piero Forcella.
Dal centro Nasa di Houston l’inviato è Ruggero Orlando, mentre Enrico Medi è il consulente scientifico che affianca i giornalisti nello studio 3 collegato anche con gli studi di Milano, Torino e Napoli. E via radio, New York, Mosca, Parigi, Londra, Berlino, Hong Kong.
Cinquant’anni dopo, il racconto di quell’evento così “deflagrante” nella storia dell’uomo moderno è affidato a Franco Brogi Taviani e al suo documentario. Una narrazione inedita, realizzata utilizzando le immagini d’archiviodi Rai Teche, in collaborazione con Rai Cinema.
«A partire dai momenti salienti di quell’eccezionale evento anche televisivo, entrato a far parte del patrimonio dell’archivio Rai – dice il direttore di Rai Teche, Maria Pia Ammirati – abbiamo voluto raccontare un Paese in profonda evoluzione e cambiamento».
Per questo, “1969 L’Italia vista dalla Luna” tratta l’allunaggio come una metafora poetica e mediatica per ripercorrere i grandi eventi che segnarono la storia del Paese in quell’anno così denso di avvenimenti.
Cosa facevano gli italiani in quel momento e in quelle calde giornate che per molti erano già di vacanza? E in quell’anno, quali gli scandali, la moda, i film, le manie, quali i modelli di auto? In che case vivevamo, chi vinse il Premio Strega, quali i programmi televisivi più visti, chi erano gli attori in voga, chi vinse lo scudetto, il Giro, il Tour?
Il racconto di Franco Brogi Taviani si dipana al ritmo delle musiche di quell’anno, in cui a Sanremo vinceva l’ingenuità popolare di “Zingara”, mentre da Houston si spiccava il grande balzo tecnologico verso la Luna.
Così le canzoni affiancano, nella leggerezza di una narrazione veloce, la storia di quella grande avventura, con la messa in scena di quelle eroiche 28 ore di diretta.
«L’Italia – ricorda il regista – divenne protagonista di un impulso economico dovuto alla speranza della fine della guerra fredda, di una euforia sociale suscitata dalle nuove frontiere prospettate dalla astronomia e dalle scienze medico-biologiche e di un ritrovato ottimismo verso il futuro. Così, la seconda parte del ’69 si delinea come un semestre visionario in cui proliferano le spinte sociali per l’acquisizione di nuovi diritti civili, ma che, tuttavia, subirà un brusco contraccolpo con la strage di Piazza Fontana, il 12 dicembre 1969».