L’Opera di Roma mette in scena da mercoledì 14 maggio 2025 al Teatro Nazionale la nuova produzione de Il re pastore di Wolfgang Amadeus Mozart, su libretto di Pietro Metastasio, per celebrare i 250 anni dell’opera.
Sul podio il Maestro Manlio Benzi.
La regia è di Cecilia Ligorio.
Le scene sono di Gregorio Zurla, i costumi di Vera Pierantoni Giua, le luci di Fabio Barettin.
Serenata in due atti, K 208, su libretto di Pietro Metastasio, Il re pastore è stata scritta da un diciannovenne Mozart in tempi brevi. La iniziò dopo il successo de La finta giardiniera a Monaco, al Salvatortheater il 13 gennaio 1775. Solo pochi mesi dopo, il 23 aprile 1775, Il re pastore vede la sua prima esecuzione assoluta a Salisburgo.
“Amore contro ragion di Stato”: è questo il tema del dramma scritto da Metastasio nel 1751, mentre era «poeta cesareo» proprio alla corte viennese dell’imperatrice Maria Teresa. Lo ritroviamo nel Re pastore di Mozart, insieme a tutti gli elementi metastasiani: quelli tipici dell’Illuminismo, quelli del clima pastorale dell’Arcadia, e quelli sentimentali, che culminano nel finale in cui trionfa Amore.
Il re pastore – Personaggi e interpreti
Alessandro, Re di Macedonia: Juan Francisco Gatell;
Aminta: Miriam Albano;
Elisa: Francesca Pia Vitale;
Tamiri: Benedetta Torre;
Agenore: Krystian Adam.
Orchestra del Teatro dell’Opera di Roma.
Dopo la prima rappresentazione di mercoledì 14 maggio 2025 alle ore 20.00, anche in diretta su Radio3 Rai, Il re pastore di Mozart torna in scena al Teatro Nazionale venerdì 16 maggio (ore 20), domenica 18 maggio (ore 16.30), mercoledì 21 maggio (ore 20), venerdì 23 maggio (ore 20).