HomeIn primo pianoBeato Angelico in una grande mostra a Firenze

Beato Angelico in una grande mostra a Firenze

Beato Angelico, Pala di San Marco, Tavola principale: Madonna col Bambino in trono con otto angeli e i santi Lorenzo, Giovanni Evangelista, Marco, Domenico, Francesco, Pietro Martire, Cosma e Damiano e la Crocifissione tra la Vergine e san Giovanni Evangelista dolenti, 1438-1442, Tempera e oro su tavola, cm 228 × 235, Firenze, Museo di San Marco, inv. 1890, n. 8506 - Photo credits: Su concessione del Ministero della Cultura - Opificio delle Pietre Dure
Beato Angelico, Pala di San Marco, Tavola principale: Madonna col Bambino in trono con otto angeli e i santi Lorenzo, Giovanni Evangelista, Marco, Domenico, Francesco, Pietro Martire, Cosma e Damiano e la Crocifissione tra la Vergine e san Giovanni Evangelista dolenti, 1438-1442, Tempera e oro su tavola, cm 228 × 235, Firenze, Museo di San Marco, inv. 1890, n. 8506 – Photo credits: Su concessione del Ministero della Cultura – Opificio delle Pietre Dure

È dedicata a Beato Angelico, tra i principali maestri dell’arte italiana di tutti i tempi, la mostra che dal 26 settembre 2025 al 25 gennaio 2026 è allestita a Firenze nelle sedi di Palazzo Strozzi e del Museo di San Marco.

L’esposizione, a cura di Carl Brandon Strehlke con Stefano Casciu e Angelo Tartuferi, affronta la produzione, lo sviluppo e l’influenza dell’arte di Beato Angelico e i suoi rapporti con pittori come Lorenzo Monaco, Masaccio, Filippo Lippi, ma anche scultori quali Lorenzo Ghiberti, Michelozzo e Luca della Robbia.

Celebre per un linguaggio che, partendo dall’eredità tardogotica, utilizza i principi della nascente arte rinascimentale, Beato Angelico (Guido di Piero, poi Fra Giovanni da Fiesole; Vicchio di Mugello, 1395 circa – Roma, 1455) ha creato dipinti famosi per la maestria nella prospettiva, nell’uso della luce e nel rapporto tra figure e spazio.

La mostra offre una grande occasione per esplorare la straordinaria visione artistica del frate pittore in relazione a un profondo senso religioso, fondato su una meditazione del sacro in connessione con l’umano.

L’esposizione riunisce tra le due sedi oltre 140 opere tra dipinti, disegni, miniature e sculture provenienti da prestigiosi musei quali il Louvre di Parigi, la Gemäldegalerie di Berlino, il Metropolitan Museum of Art di New York, la National Gallery di Washington, i Musei Vaticani, la Alte Pinakothek di Monaco, il Rijksmuseum di Amsterdam, oltre a biblioteche e collezioni italiane e internazionali, chiese e istituzioni territoriali.

Il progetto ha reso possibile un’operazione di eccezionale valore scientifico e importanza culturale, grazie anche a un’articolata campagna di restauri e alla possibilità di riunificare pale d’altare smembrate e disperse.

L’esposizione, accompagnata da un catalogo edito da Marsilio Arte, è realizzata in collaborazione tra Fondazione Palazzo Strozzi, Ministero della Cultura – Direzione regionale Musei nazionali Toscana e Museo di San Marco.

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