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Mostra / A Como Chagall, kandinsky, Malevič. Maestri dell’Avanguardia russa

Kazimir Malevich, Testa di contadino, 1928 1929, Olio su compensato, 69x55 cm La settecentesca Villa Olmo di Como dal 4 aprile al 26 luglio 2009 ospita una importante mostra dedicata alle Avanguardie Storiche russe, che ripercorre le vicende di quella grande stagione artistica, dai primi del Novecento agli inizi degli anni Trenta, attraverso i capolavori di Vassily Kandinsky, Marc Chagall, Kazimir Malevič e Pavel Filonov.

L’esposizione, curata da Sergio Gaddi ed Evgenia Petrova,  presenta 80 opere, tra oli, tempere e disegni, provenienti dalle maggiori collezioni pubbliche russe.

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Wassily Kandinsky, Due ovali, 1919, Olio su tela, 107x89,5 cmTra le opere di maggior importanza e fascino si incontrano i dipinti astratti di Kandinsky realizzati tra il 1915 e il 1919, come Due ovali e Ouverture. Bordo viola, entrambi del 1919, o i due oli su vetro del 1918 intitolati La cavallerizza e La cavallerizza sulla collina.

Di Kazimir Malevič vengono presentate oltre 20 opere che ripercorrono interamente la ricerca dell’artista nato a Kiev ma stabilitosi in Russia, fin dai primi anni del Novecento, in cui manifesta un’apertura nei confronti della pittura europea – impressionista, postimpressionista e Nabis – come ne Il riposo. Alta società in cappello a cilindro del 1908 o Autoritratto del 1910, passando attraverso le opere cubofuturiste, dai riferimenti espliciti a Léger, alla fase suprematista culminante nel Quadrato rosso del 1915, fino alla tarda produzione neofigurativa che Malevič sviluppa negli anni del regime comunista instaurato dopo la rivoluzione del 1917. Opera chiave di questa fase è Testa di contadino del 1928-29, scelta come immagine simbolo dell’appuntamento comasco.

Marc Chagall, Lo specchio, 1915, Olio su cartone, 100x81 cmTra le curiosità che la mostra di Villa Olmo propone, vi è la ricostruzione, fin nei minimi particolari, della stanza di Marc Chagall, con tutti i mobili e le suppellettili, nella quale il grande pittore russo visse e lavorò, quando abitava a Vitebsk, sua città natale. Tra i capolavori spiccano inoltre un Autoritratto con tavolozza del 1914, L’Ebreo rosso del 1915 e Lo specchio, enigmatica opera ricca di spunti e suggestioni, sempre del 1915.

Il progetto espositivo permette, inoltre, di focalizzare l’attenzione su Pavel Filonov, figura oggi molto celebrata in Russia, ma ancora poco conosciuta nel resto del mondo; un pittore visionario, sontuoso e a tratti apocalittico, in cui convive quella combinazione di misticismo e sensualità che rappresenta tuttora un tratto distintivo dell’arte russa, ben rappresentata nell’opera Famiglia contadina del 1914.

La mostra, organizzata dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Como, gode del  patrocinio e del contributo della Regione Lombardia – Assessorato alle Culture, Identità e Autonomie della Lombardia, della Provincia di Como, della Camera di Commercio, della Fondazione Cariplo e di Acsm.

Il catalogo dell’esposizione è edito da Silvana Editoriale.

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