HomeMostre ed EventiIl linguaggio della realtà. Venti capolavori dell’Ottocento Italiano

Il linguaggio della realtà. Venti capolavori dell’Ottocento Italiano

Giovanni Fattori, Paesaggio con buoi, 1890, olio su tela, cm 70x135

A Cortina d’Ampezzo, Le Muse 2 Galleria d’Arte dal 26 dicembre 2013 al 6 gennaio 2014 ospita la mostra “Il linguaggio della realtà. Venti capolavori dell’Ottocento Italiano“, a cura di Francesco Palminteri.

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In esposizione una selezione di “Venti capolavori dell’Ottocento italiano” con opere di Fattori, Lega, Signorini, Mancini, Morbelli, Segantini che non solo documentano l’eterogeneo panorama dell’arte italiana, dall’Unità alle prime Biennali veneziane; ma focalizzano anche quello che ne è l’esito più innovativo: il passaggio dall’Accademia al Realismo.

Un disegno concepito guardando a spiriti altamente creativi che, esprimendosi con un linguaggio controtendenza e assolutamente inedito, offrirono l’anima di artisti e volontari, restituendo così al paese una personale identità culturale. Paradossalmente proprio Fattori, che più di ogni altro del tema militare ha fatto la cifra distintiva e caratterizzante, è tra i pochi a non avere indossato la divisa. Lontano dai campi di battaglia, il suo grande talento nella mostra si manifesta in Paesaggio con buoi e contadina, una grande tela della piena maturità in cui la figura umana si fonde nella quiete e nella purezza di una natura preservata da qualsiasi contaminazione urbana.

Ad evocare, invece, atmosfere di vita elegante e borghese è Villa toscana di Signorini, immagine straordinaria in cui pittore riesce a creare spazi inondati di sole, secondo la pura tradizione macchiaiola, cogliendo l’attimo fuggente in cui i raggi investono l’edificio, dando vita ad effetti di vaga suggestione metafisica.

Facilmente riconoscibile, al contrario, il tratto nel quale Borrani ha ambientato la Veduta dell’Arno, forse il massimo raggiungimento al quale ha legato il proprio nome. La magia dell’inquadratura fa sì che dialoghi con la Villa di Signorini, confermando quella piena condivisione di palpiti e d’intenti a suggello della stagione più feconda dei due artisti.

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