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La prima neve, un film di Andrea Segre

La prima neve - ManifestoAl suo esordio nel cinema di finzione con Io sono Li, nel 2011, Andrea Segre era stato salutato come uno dei più promettenti registi italiani. La sua vocazione e il suo sguardo di documentarista gli avevano consentito di conferire una forza inedita ai luoghi di quel film (Chioggia e la laguna veneziana) e questo veniva a dare una densità particolare alla stessa vicenda (era la storia di un amore impossibile tra un’immigrata cinese e uno slavo ormai italianizzato).

Anche qui lo scenario boschivo e alpestre in cui è calato il racconto (la valle di Mocheni tra le montagne del Trentino) è filmato con innegabile maestria. Ma questa volta, sul piano narrativo, qualcosa non ha funzionato, e lo spettatore, a fine proiezione esce dal cinema con il sospetto che il regista gli abbia voluto ammannire nulla più che una serie di belle immagini fotografiche fini a se stesse.

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Il problema de La prima neve è quello di tanto, di tantissimo cinema nostrano: la sceneggiatura. La domanda viene spontanea: è mai possibile che non si riesca a trovare in Italia uno sceneggiatore decente, qualcuno che sia ancora capace di scrivere una storia attendibile e intelligente? A quanto pare, di narratori autentici da noi non se ne trovano più. Una razza ormai estinta. E, del resto, basta dare una scorsa ai romanzi di autori italiani che affollano le librerie per rendersi conto che nel nostro Paese nessuno o quasi nessuno sembra avere qualcosa di necessario da dire.

È vero: parlare d’immigrazione, oggi, è di per sé rischiosissimo. Qualcuno che ha osato farlo in modi non conformi al politicamente corretto (Francesco Munzi) ne sta pagando ancora il fio. Molto più comodo, certo, scivolare nel buonismo di stampo televisivo (La prima neve, ahimé, è prodotto anche da “RAI Cinema”). Ma qui lo svolgimento del racconto non si limita a rasentare il melenso (la scena in cui i bambini si scatenano ascoltando un brano di Vasco Rossi), ma appare anche privo del minimo spunto di originalità. Tutto accade come ci si aspetta che accada, secondo una logica ben prevedibile che nulla sembra concedere all’invenzione. L’esilità narrativa – esibita, si direbbe, con una sorta di torvo compiacimento, come una marca “autoriale” – si affanna a inseguire fumose ambizioni di cinema di poesia, ma non riesce, in ogni caso, a impedire allo spettatore di affogare nella noia.

Nicola Rossello

Scheda film

Titolo: La prima neve
Regia: Andrea Segre
Cast: Jean Christophe Folly, Matteo Marchel, Anita Caprioli, Giuseppe Battiston, Peter Mitterrutzner, Paolo Pierobon
Durata: 105 minuti
Genere: Drammatico
Distribuzione: Parthénos Distribuzione
Uscita: ottobre 2013

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