HomeIn primo piano"Tra Guercino e De Nittis. Due collezioni si incontrano", mostra a Domodossola

“Tra Guercino e De Nittis. Due collezioni si incontrano”, mostra a Domodossola

Leonello Spada, San Gerolamo (particolare)
Leonello Spada, San Gerolamo (particolare)

Casa De Rodis a Domossola ospita, dal 28 maggio al 28 ottobre 2017, la mostra ” Tra Guercino e De Nittis. Due collezioni si incontrano“.

L’esposizione, realizzata in collaborazione con la Pinacoteca Civica di Ascoli Piceno, racconta la storia di due collezionisti, Antonio Ceci (1852-1920) e Alessandro Poscio (1928-2013): chirurgo marchigiano di adozione pisana il primo, imprenditore piemontese con la passione per la pittura il secondo.
Un nucleo di opere delle loro collezioni vengono messe a confronto, evidenziando accostamenti e suggestioni inaspettati ma profondamente in sintonia. Seppur lontani geograficamente, Antonio e Alessandro si rivelano due uomini dinamici che vivono il loro tempo sognando a occhi aperti davanti all’incanto dell’arte tra disegni e dipinti.

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In mostra sono svelati i segreti e le passioni di entrambi i collezionisti che riflettono comuni interessi artistici: dai ritratti ai paesaggi, da vedute che inquadrano la natura a stretto contatto con l’uomo, a sguardi che comunicano i misteri e i fascini di storie lontane, quanto vicine.
Da Ascoli Piceno arrivano a Domodossola, tra gli altri, un gruppo prezioso di disegni di artisti quali Pietro da Cortona, Guercino, Luca Giordano e Domenico Morelli, ma anche tele affascinanti quali i suggestivi paesaggi ad olio di Alessandro Magnasco e Francesco Zuccarelli, la sublime Passeggiata amorosa di Pelizza da Volpedo, l’incantevole Pax di Luigi Nono.
Della collezione Poscio invece si possono ammirare il luminoso Sole d’ottobre di Carlo Fornara, Veduta delle Alpi Lepontine di Giovanni Battista Ciolina, la realistica quanto magica Stradina a Settignano di Telemaco Signorini, due romantici e intensi paesaggi di Antonio Fontanesi e una fitta Querceta di Giovanni Fattori.

L’esposizione è anche l’occasione per studiare opere ancora inedite e mai presentate al grande pubblico, come nel caso del San Gerolamo, attribuito al pittore caravaggesco Lionello Spada o alla deliziosa Vergine in preghiera, un piccolo rametto che appartiene al giovane Sassoferrato.

La mostra è accompagnata da un catalogo pubblicato da Cattaneo Editore.

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